07 - Luglio 2009 **Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba** =====Luglio 2009===== 1.7.09 Non conta quale sia la vostra attività o quale Nome e Forma abbiate scelto; sia di ferro o d’oro, una catena è una catena. Nello stesso modo, un lavoro di qualunque tipo, purchè il Principio del Sé (Atma Tattva) ne sia il fondamento, è indubbiamente un atto di rettitudine (Dharma). Un lavoro simile vi benedice con il frutto della Pace (Shanti). Baba 2.7.09 Qualunque attività intraprendiate dedicatela a Dio. Tutti i poteri che ha il vostro corpo sono doni di Dio; in effetti la Divinità pervade ogni centimetro, ogni cellula ed ogni atomo del vostro corpo. Sprecare un simile potere Divino equivale a un sacrilegio. Dedicate il corpo, la mente e l’intelletto, in realtà tutto ciò che è vostro, a Dio. Dovunque siate, in qualunque circostanza vi troviate, non dimenticate mai Dio. In ogni luogo, in ogni momento, in ogni circostanza, meditate su Dio. Baba 3.7.09 SiateMi devoti e ricevete la Mia Grazia. Per quanto intensificherete e accelererete con entusiasmo questo processo di abbandono, sarete fortunati e felici. ConsegnateMi tutte le vostre ansie, le preoccupazioni, le pene e i desideri e ricevete in cambio gioia, pace e forza da Me. Baba 4.7.09 Le attività di servizio che fate ed i Bhajan che cantate non sono sufficienti in se stessi; prima di tutto, dovete smettere di pensare che state servendo gli altri. Questo è molto importante; quando servite gli altri, state servendo il vostro stesso Sé. Voi dovreste considerare tutti come vostri. In effetti, tutti gli esseri non sono altro che la forma vera di Dio per cui il servizio reso all’umanità è servizio reso a Dio. Tutte le attività di servizio hanno lo scopo di accrescere in voi questo sentimento. Voi dovete gettarvi nel campo del servizio con amore altruistico. Il modo migliore per amare Dio è quello di amare e servire tutti. I vostri atti di servizio devono essere intrisi di spirito d’amore; senza l’aspetto positivo dell’amore, tutto il servizio che fate diventa di natura negativa. Baba 5.7.09 Soltanto quando la mente comprende che tutto questo è illusione (Maya) ritira i suoi percettori dal mondo dei sensi ed abbandona l’atteggiamento egoistico e mondano. La natura della mente è quella di tentennare, esitare ed agitarsi nella ricerca di pace e felicità; quando si rende conto del fatto che gli oggetti che insegue sono transitori ed effimeri, essa si vergogna e disincanta subito dopodichè comincia a seguire la Coscienza Interiore. Baba 6.7.09 La natura vera dell’uomo è Esistenza-Conoscenza-Beatitudine (Sat-Chit-Ananda) ma egli l’ha dimenticata e spreca il tempo nella inutile ricerca dei piaceri passeggeri; è incapace di comprendere il valore della sua natura innata. Una volta che ha compreso il suo valore e l’ha sperimentato, egli può raggiungere uno stato elevatissimo: in effetti, diventa veramente Dio. Quando l’uomo porta a manifestazione la sua divinità connaturata, può portare a termine qualunque compito estremo ma egli non sta facendo alcuno sforzo in questa direzione, è diventato schiavo dei sensi e getta via il tempo in attività insignificanti. Il suo primo dovere è quindi quello di comprendere la sua natura reale e metterla in pratica. Baba 7.7.09 Finché sarete sopraffatti dalla paura e dall’ansia, non potrete realizzare niente. Siate coraggiosi! Abbiate consapevolezza di essere lo Spirito Universale (Atma) e non questo corpo: allora sarete senza paura. Dio può aiutarvi ad ottenere cose grandi ma soltanto se basate le vostre azioni sulla vera conoscenza e rimanete scevri dalla paura. Amate Dio con devozione e fede incrollabili, abbiate paura del peccato e praticate la moralità nella società; se volete la moralità nella società, dovete acquisire amore per Dio. Se amerete Dio, avrete paura del peccato; oggi, persone che non temono il peccato commettono azioni efferate e questo contraddice la vera natura umana. Baba 8.7.09 Distruggete l’ignoranza (Ajnana) istruendovi sulla conoscenza dell’Atma. Rafforzate l’interesse che già avete verso il raggiungimento di Dio (Brahman). Abbandonate l’attrazione per ciò che è evanescente e falso, per i miraggi creati dalle simpatie e dalle fantasie. Indirizzate l’attenzione all’interno, lontano dal mondo esteriore. Baba 9.7.09 Consideratevi figli di Dio. Tra le Incarnazioni Divine (gli Avatar) e voi non c’è davvero alcuna differenza se non per il numero degli aspetti del Divino presenti in ognuno. Questi aspetti si possono accrescere con il comportamento retto e l’amore per Dio. Quello che scema da un momento all’altro e cresce di tanto in tanto non è amore vero; l’amore vero non cambia e splende luminoso nel cuore per sempre, non è toccato dalla gioia o dal dolore né dalla lode o dal biasimo. Un amore simile è devozione vera. L’amore che cresce o declina, a seconda del variare delle circostanze, non è affatto amore vero. Baba 10.7.09 Trattate la mente come se fosse un bambino: allevatelo amorevolmente in modo che diventi più saggio di giorno in giorno, convincetelo con le carezze a seguire le strade giuste mostrandogli che gli oggetti che si vedono sono prodotti dalla sua illusione, liberatelo da tutte le paure e fissazioni e focalizzatene l’attenzione soltanto sulla Meta Finale. Non trattate mai la mente con la forza, essa si arrenderà soltanto alla tenerezza e all’educazione paziente. Correggete la sua caparbietà instillandole l’attitudine alla rinuncia. Baba 11.7.09 Non vivete pomposamente; la pomposità (Adambara) è la causa fondamentale dell’irrequietezza (astanti). Abbandonate la pomposità per ottenere la beatitudine (Ananda). La vera beatitudine non si può acquisire dall’esterno, si trova nel vostro cuore. In realtà, la beatitudine pervade il mondo intero; le vostre perversioni mentali sono responsabili del fatto che nel mondo vediate la malvagità. Purificate quindi la mente e solamente allora diverrete degli esseri umani veri. Fate azioni meritorie, dite parole buone, conducete la vita in modo sacro; così potete trovarne il compimento. Baba 12.7.09 Quando la mente abbandona l’attaccamento agli oggetti del mondo, quando è piena di rimorso, rinuncia e comprensione, quando è piena di pentimento per le sciocchezze passate, quando favorisce le qualità che portano il progresso della testa e del cuore, diventa veramente adatta ad unirsi alla Divinità. In quella condizione, essa medita soltanto sulla Divinità. Baba 13.7.09 Noi vediamo vari oggetti in questo mondo e ci illudiamo che siano permanenti. E’ un errore grave: tutto ciò che si vede con gli occhi è effimero. Anche il nostro corpo si vede con gli occhi e quindi è temporaneo. Identificarsi col corpo è segno di ignoranza. Per ere l’uomo ha avuto l’illusione che gli oggetti fisici e passeggeri gli dessero la felicità ma la felicità vera si trova nel riconoscere il principio eterno fondamentale dell’Atma in questo mondo effimero. Baba 14.7.09 Del poco di dolcezza che danno gli oggetti materiali, la Divinità (Brahman), l’oceano di nettare, è la fonte. La compagnia di quelli che conoscono Brahman, la discussione con loro sulla natura dell’Assoluto in spirito di umiltà e serietà, la sete per il raggiungimento della Realtà, l'amore (Prema) incrollabile per Dio: queste sono le caratteristiche di coloro che sono stabili sul sentiero della spiritualità. Tali persone non saranno disturbate dalla lode o dalla derisione, dalla gioia o dal dolore, dall’onore o dal disonore, dal caldo o dal freddo, ecc.; esse seguiranno il cammino verso la liberazione libere da tutti gli attaccamenti. Baba 15.7.09 Voi nascete e rinascete a vedere, fare e sperimentare ciò che avete già visto, fatto e sperimentato; dovete capire che non venite al mondo per nascere di nuovo, bisogna che vediate e sperimentiate ciò che può farvi trovare il compimento della vita. Una volta sperimentato l’Atma, non vi serve sperimentare altro; questa è l’unicità del Principio Atmico. Al fine di fare l’esperienza di questo Principio eterno, dovete abbandonare l’attaccamento al corpo e comprendere la verità del fatto che l’Atma in voi è lo stesso di quello negli altri. Baba 16.7.09 Tutti gli uomini e gli esseri viventi aspirano ad ottenere pace e felicità; la gente segue varie vie per sperimentare la beatitudine che non finisce. Tutti cercano di conoscere lo scopo della vita ma non riescono nel tentativo; uno su un milione persiste con forte determinazione e non abbandona fino alla meta. Pensando che essa sia oltre la loro portata, i mortali comuni non fanno alcuno sforzo in questa direzione; essi sprecano il vivere inseguendo i piaceri fisici ed effimeri e soggiacciono all’illusione che il cibo, le vesti e il rifugio siano i tre obiettivi principali dell’esistenza umana senza rendersi conto che la vita ha uno scopo più alto di questo. Baba 17.7.09 Le difficoltà vanno e vengono come nuvole passeggere, non c’è bisogno di preoccuparsene. Voi tenete in mente il sole; a volte le nuvole lo coprono ma abbiate pazienza, quando queste si allontaneranno, lo si vedrà di nuovo. Nello stesso modo, le nubi dell’illusione terrena impediscono la visione dell’Atma; in tale situazione, non dovete lasciare che la mente vacilli. Abbiate pazienza, le nuvole si allontaneranno e il sole riapparirà in tutto il suo splendore. Baba 18.7.09 Lo stesso Dio alberga in tutti gli esseri, non c’è giustificazione per delle differenze basate sulla religione; responsabile delle differenze su base religiosa è l’attaccamento al corpo. Non pensate che il corpo sia permanente, è una bolla d’acqua e la mente è come una scimmia pazza; non seguite né l’uno né l’altra, seguite la coscienza. Riconoscete il fatto che tutto l’universo è dentro di voi. Voi avete tutti i poteri, vi derivano dallo Spirito Divino che è in voi. Dimenticando il potere supremo dello Spirito, la gente si affida ai poteri del corpo, della mente e dell’intelletto. Baba 19.7.09 “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Quando vi legate a cose effimere, i risultati non possono che essere dello stesso tipo. Dovreste diventare amici della Divinità che sola è vera ed eterna; la Divinità è molto presente in voi. Il mondo esteriore va soggetto al cambiamento, non è altro che una combinazione di materia. Tutto nel mondo è transitorio, niente è permanente: solamente l’invisibile Principio Atmico è vero ed eterno. Baba 20.7.09 Il primo requisito necessario a trasformare la propria vita è la visione corretta. Questo significa che si deve evitare di vedere ciò che è indesiderabile. Essendoci stato concesso il grande dono della vista, dovremmo vedere soltanto ciò che è sacro e puro. Ciò che l’uomo vede è come semente sparsa nel cuore; il cuore determina la natura dei pensieri, i pensieri influenzano la vita. Le scene malvagie fanno sorgere pensieri malvagi, le scene buone evocano buoni pensieri. Quando si imprimono nel cuore le scene buone, non ci sarà spazio ove i sentimenti o pensieri cattivi si possano sviluppare. Baba 21.7.09 Qualunque compito enorme può essere portato a termine recitando il Nome Divino. Per pratiche spirituali, come la meditazione e la penitenza, sono necessari un tempo ed un luogo specifici ma per cantare il Nome Divino non è necessario seguire alcuna di queste restrizioni: potete cantarLo dovunque siate e qualunque cosa stiate facendo. “Sempre, dovunque e in ogni circostanza, meditate su Dio (Sarvada Sarva Kaleshu Sarvatra Hari Chintanam)”. Baba 22.7.09 Sebbene tagliati e mutilati dall’uomo, gli alberi lo servono altruisticamente offrendogli frutti e ombra; i fiumi portano l’acqua per spengere la sua sete e mondare il suo corpo ed anche la mucca lo serve con altruismo fornendogli il latte. L’uomo dovrebbe capire per prima la verità di aver ricevuto il corpo non per cercar di raggiungere suoi fini egoistici ma per servire gli altri. Avendo ottenuto la ricchezza, la conoscenza e le capacità dalla società, egli deve pareggiare il suo debito restituendo del bene. Un uomo privo di questa virtù suprema della gratitudine è peggiore di un animale crudele, la sua educazione e le sue capacità sono un puro spreco; è certamente servendo la società che esse acquistano splendore e significato. Baba 23.7.09 L’uomo dovrebbe assumere il controllo della fonte del piacere e del dolore. Più del piacere è il dolore che risveglia in lui la saggezza; se studiate le vite dei grandi uomini, troverete che è dalle traversie e dal dolore che essi ottennero la saggezza. Senza pena non può esserci saggezza; è la pena che insegna molte lezioni all’uomo. Non comprendendo questa verità profonda, egli cerca continuamente il piacere; come dovrebbe però ottenere la felicità? La felicità si raggiunge soltanto superando il dolore per cui tutti dovrebbero accogliere il dolore con lo stesso animo con cui danno il benvenuto alla gioia. La pena e il piacere sono mescolati, nessuno può separarli. Il piacere non si trova mai da solo; lo si sperimenta quando si viene liberati del dolore. Baba 24.7.09 Quando c’è un rovescio di pioggia, l’acqua che scende è pura. La pioggia cade sulle montagne, sulle pianure e le vallate e, secondo la regione attraverso cui scorre, il suo nome e la sua forma cambiano ma non si deve pensare che l’acqua stessa sia via via differente. Sulla base degli insegnamenti dei fondatori della varie fedi, tenendo conto di ciò che il momento e le circostanze dei particolari paesi richiedevano e con in vista i bisogni specifici dei popoli coinvolti, furono stabilite certe regole e regolamenti. Per questo, una fede non deve essere considerata superiore e un’altra inferiore. Il dovere primario dell’uomo è quello di tenere in mente le verità sacre che esse predicano e metterle in pratica nella vita. Baba 25.7.09 Si diventa ciò che si pensa (Yad bhavam thad bhavathi)” per cui le persone devono fare in modo che i loro pensieri siano puri e buoni. La vita umana è l’espressione dei propri pensieri. I pensieri che scaturiscono dalla mente riempiono l’atmosfera di onde di energia e queste sono molto potenti; quindi i nostri pensieri devono essere sublimi e sacri, nessuna idea malvagia li deve contaminare. I pensieri malvagi portano inevitabilmente ad azioni malvagie; quando dei pensieri crudeli entrano nella mente, gli uomini si comportano come animali crudeli mentre, quando in un uomo ci sono pensieri buoni e amorevoli, egli viene divinizzato e reso capace di fare azioni buone e sacre. I cuori di tutti gli uomini devono quindi essere colmi d’amore, di compassione e gentilezza. Baba 26.7.09 Se un uomo è oggi sotto la cappa del dolore e dell’angoscia, la sua mente ne è responsabile. La contentezza e la sofferenza, l’affetto e l’avversione, i piaceri dei sensi che l’uomo sperimenta, nascono dalla sua mente; voi patite tutto questo per il fatto che la mente è piena del senso di dualità. Quando la mente è allenata a vedere l’unità di tutta la creazione, non c’è perversione di alcun tipo. Voi dovreste affrontare ogni cosa nella vita con un sorriso; in questo mondo dualistico, è naturale che il guadagno e la sofferenza si alternino, non potete evitarlo. Voi non dovreste disperarvi quando le avversità vi assalgono né esultare quando la fortuna vi sorride; le avversità sono la soglia della beatitudine eterna. Baba 27.7.09 Il corpo umano è stato dato per servire gli altri e non perché si dedichi ad azioni egoistiche. Per l’egoismo si indulge in molte attività peccaminose; liberatevi dell’egoismo, dedicatevi al servizio altruistico. Abbandonate l’attaccamento al corpo, attaccatevi al Sé, comprendete che lo stesso Atma esiste in ognuno. Sebbene si trovino miriadi di lampadine accese, la corrente che le attraversa è la stessa; i corpi sono come le lampadine, il principio dell’Atma è la corrente che è presente in loro. Con un simile sentimento di unità, fate degli sforzi per alleviare la sofferenza dei vostri simili. Baba 28.7.09 Lo stesso Atma, lo stesso amore, la stessa Divinità è presente in tutti gli esseri: tutti sono uno. Il cuore è come un serbatoio e tutti i sensi sono come rubinetti; quando il serbatoio è pieno d’amore, tutto ciò che esce dai rubinetti non può che essere amore. Qualunque cosa vediate negli altri è soltanto un riflesso del vostro essere interiore. Capite questa verità: se vedete la malvagità negli altri, si tratta solamente del riflesso dei vostri sentimenti malvagi; ciò che c’è fuori non è altro che il riflesso, la reazione e l’eco di ciò che c’è dentro di voi. Se indossate degli occhiali blu, vedete tutto blu e, se avete gli occhiali rossi, vedete tutto rosso; se siete una persona buona, vedete la bontà dovunque. Baba 29.7.09 Il corpo è fatto dei cinque elementi ed è destinato a morire un giorno o l’altro ma in un simile corpo transitorio c’è la Divinità Eterna in forma di Atma (il Sé). La Divinità onnipervadente è conosciuta come Consapevolezza, la forma limitata della quale è presente nel corpo come coscienza. Consapevolezza e coscienza sono uguali in termini di qualità, differiscono soltanto in quantità. Si può attingere acqua dall’oceano con una tazza, con un vaso e con un grande serbatoio; l’acqua nei tre differisce solamente nella quantità, la salinità è la stessa in tutti. Il corpo può esser paragonato ad un vaso: la Consapevolezza onnipervadente si trova in esso come coscienza. Baba 30.7.09 Dio (Brahman) è colmo d’Amore e, in effetti, è l’incarnazione dell’Amore; il vostro amore dovrebbe fondersi con questo Amore. In realtà c’è soltanto l’Uno e nessun secondo; è lo stato non duale. La natura essenziale dell’amore è sacrificio; in nessuna circostanza esso lascia spazio all’odio. E’ l’amore che porta via il sentimento di separatività e promuove quello di unità; inoltre, esso eleva la persona dall’animale all’umano. Prema (Amore) è il Prana (Forza Vitale) dell’uomo e il Prana stesso è Prema. Colui che è senza amore è come un cadavere, senza vita; l’amore e la vita sono quindi in relazione e connessi intimamente. Baba 31.7.09 Dio è pronto a darvi la felicità: siete preparati a ricevere ciò che Egli desidera donarvi? Eliminate tutte le preoccupazioni, sono temporanee come nuvole passeggere. Felicità è l’unione con Dio; Egli è beatitudine senza fine. Liberatevi di tutte le tendenze malvagie e colmate i vostri cuori d’amore per Dio: allora diverrete uno con Lui. Non permettete a nessuno di porsi tra voi ed il vostro dovere verso Dio; la vostra fedeltà devota al Signore deve trascendere tutti gli altri obblighi. Dio ha cura di devoti simili. Affidatevi a Dio e dedicatevi al servizio all’umanità. Baba