03 - marzo 2018

Pensieri del Giorno di Sri Sathya Sai Baba

MARZO 2018

1/03/2018- Alle persone che vengono a Prasanthi Nilayam bisogna spiegare che il silenzio è assolutamente il primo gradino della scala dello sforzo spirituale e il segno distintivo di questo luogo! Da qui, esse devono imparare a fare di ogni posto, dovunque siano, una Prasanthi Nilayam. Il parlare a voce alta disturba coloro che praticano il namasmarana (ricordo continuo del Nome di Dio), la meditazione o la recitazione. Il rumore comporta rumore ulteriore. Questa è una officina in cui le menti e i cuori danneggiati vengono per essere riparati o revisionati. Nelle officine, c’è il fracasso del martello, il fragore delle ruote, il ronzio dei motori e lo sferragliare delle catene; in questa officina, dovrebbe essere udito solamente il sussurro del Nome di Dio. Con parti nuove installate e strati nuovi di vernice, le auto escono dall’officina come nuove e corrono morbidamente e senza problemi per miglia e miglia. La gente deve considerare Prasanthi Nilayam come una officina per le persone che sono stanche, esaurite dal viaggiare o in procinto di iniziare un viaggio lungo.
Discorso Divino del 24 Febbraio 1965.
Il silenzio è il discorrere del ricercatore spirituale.  Baba

2/03/2018- Dio non è separato da voi, non pensate che sia presente solamente nei templi. Il corpo è il tempio e Dio ne è il residente quindi non avete bisogno di cercarLo altrove. Volgete la visione all’interno e troverete Dio che è l’incarnazione della Beatitudine. Voi state sprofondando nell’illusione a causa dell’attaccamento eccessivo al corpo; liberatevene e acquisite l’attaccamento a Dio: così diverrete Dio voi stessi. Dio e gli esseri umani non sono separati, sono come l’immagine e il riflesso. Dio è in tutti e questo tempio del corpo può andare in giro per il fatto che Egli vi è dentro. Le Scritture dicono “La Divinità è Verità, Saggezza e Infinità” e voi dovete procedere lungo il sentiero della Verità e della Saggezza per comprendere e sperimentare il Principio Divino.
Discorso Divino del 19 Novembre 2000.
L’Amore privo di ego è la fonte della Beatitudine vera. Baba

3/03/2018- Vorrei dirvi qualcosa circa l’atteggiamento che dovete coltivare quando fate servizio. Io Stesso vi ho selezionati per questo ruolo e questo è un privilegio raro. Tra le migliaia di persone, ci sono moltissimi che chiedono con tutto il cuore di poterne avere l’opportunità ma soltanto voi siete stati scelti. Devo dirvi che fare volontariato non è solamente uno sforzo intenso ma breve, il seva non può essere fatto bene senza umiltà, senza una disciplina severa e un lungo addestramento. Voi dovete acquisire amore per tutti. Non pensate che un volontario sia una persona superiore, più devota degli altri, non guardate gli altri dall’alto come intralci e cose da poco. Quando trattate aspramente qualcuno, state trattando aspramente Me; quando insultate qualcuno, state insultando Me. Se avete amore per Me, abbiatene per tutti perché Sai è in ognuno.
Discorso Divino del 24 Febbraio 1965.
Il servizio avvicina e promuove affetto e amicizia. Baba

4/03/2018- La mente è diventata instabile perché l’abbiamo nutrita con tendenze terrene; come possiamo stabilizzarla? Diamole un lavoro che la tenga sempre occupata e non ci darà più problemi! Salire e scendere sono propri della natura delle scimmie per cui chi le cattura le porta di casa in casa e le fa andare su e giù per un palo tenendole così impegnate e procurandosi i mezzi di sostentamento. Anche la mente è una scimmia, non è vero? E le scimmie devono essere occupate in un lavoro impegnativo per tenerle lontano dalla volubilità. Per questo, prima di tutto, sedete fermi e assegnate alla mente-scimmia il compito di guardiano; essa, così incaricata, osserverà il respiro entrare “So” e uscire “ham” e sarà tenuta occupata. Dopo cinque minuti di questo esercizio, la mente si calmerà.
Discorso Divino del 25 Maggio 1979.
Eseguite la sadhana senza stancarvi per disciplinare la mente e sviluppare la forza morale e mentale. Baba

5/03/2018- Riducete i bisogni al minimo! Un desiderio sciocco di essere “attuali” e di seguire la moda vi ha fatto acquistare abiti inutili e articoli non necessari; esaminate la vostra stanza, il tavolo, il guardaroba, ecc. e scoprite quante cose superflue avete accumulato. Voi le avete acquisite perché avete visto qualcuno che le ha e avete pensato che accanto a lui sembriate più piccoli se non le avete. Voi tutti potete essere contenti con un equipaggiamento molto minore di quello che giudicate essenziale. Se tenete un oggetto con voi per qualche tempo, pensate che vi sia indispensabile e non sapete più vivere senza. Voi vi avvolgete in un bossolo di vostra iniziativa come bachi da seta! Non permettetevi di prendere delle abitudini costose; esse costano dal punto di vista economico ma anche da quello spirituale. Osservate con occhio vigile le vostre simpatie e antipatie e scartate tutto ciò che minaccia di ostacolare il cammino spirituale. 
Discorso Divino del 24 Febbraio 1965.
Siate sereni e contenti, siate moderati e saggi, siate attenti e saldi, siate sinceri e dolci. Baba

6/03/2018- Il servizio reso da una persona assicura un futuro luminoso se è fatto senza ego e con gratitudine considerandolo un’opportunità data da Dio. Fate qualunque cosa per gli altri con il sentimento di farla per voi; in verità, il servizio che offrite fa più bene a voi! Un piccolo esempio: voi accogliete un amico con calore, lo accompagnate in salotto e gli offrite una tazza di caffè. Questa azione gentile si imprime nel cuore di quella persona, essa ricorderà il benvenuto caloroso che ha ricevuto e lo restituirà. Se accudite un amico che è in ospedale e non ha nessuno che lo aiuti, non ne riceverete aiuto quando ne avrete bisogno? Ricordate quindi che il servizio che fate agli altri è una riserva che vi aiuterà in futuro. In modo simile, se estendete quest’idea e considerate che le azioni cattive fatte agli altri sono veramente fatte a voi stessi, non ne farete mai!
Discorso Divino del 27 Marzo 1973.
Il modo migliore per amare Dio è quello di amare tutti e servire tutti. Baba

7/03/2018- Essendo dei sevaka dedicati, eseguite volentieri i compiti che vi sono stati assegnati sia che coloro che servite vi ringrazino o vi diffamino perché state servendo voi stessi, non loro: ricordatelo! Siano mazzi di fiori o mezzi mattoni, accoglieteli con la stessa calma. Solamente coloro che si identificano col corpo esultano o si addolorano. Ricordate che voi siete il Dehi (Abitante) e non il deha (corpo); questo vi darà la forza di servire bene. Mentre fate servizio, non discutete sul fatto che un servizio particolare sia vostro e un altro no, non siate rigidi sui confini e i limiti; sostenetevi e completatevi gli uni con gli altri cooperando con gioia. Agite come satsanga (compagnia nobile) ideali infondendo energia ed entusiasmo in tutti. Inoltre, non accollatevi un carico maggiore di quello che vi è stato assegnato e non interferite con ciò che fanno gli altri né criticateli. La malevolenza, l’invidia o la competizione non devono avere spazio nel vostro cuore. Non andate in giro a scoprire difetti dove non ce ne sono, questo è entusiasmo mal diretto; spandete invece pace e gioia!
Discorso Divino del 24 Febbraio 1965.
Ricordate che, chiunque serviate, state servendo Dio.  Baba

8/03/2018- Le persone che vogliono esaminare l’oro tracciano con esso una linea su una pietra e determinano la sua qualità esaminando questa traccia. La prova della qualità della vostra fede è data dalla sincerità con cui obbedite alle ingiunzioni di Dio. Le vostre convinzioni e azioni devono essere espressioni di fede, devono avere la santità nel centro, devono essere così piene di amore e compassione da attrarre la Grazia di Dio. Tale karma (azioni) è ciò che le Scritture Vediche propugnano nella sezione karmakanda, è la radice del progresso umano, il respiro effettivo dell’esistenza umana serena, il solo cibo che può alleviare la fame delle persone e l’acqua sostenitrice della vita che può curare la loro sete. Il primo e continuativo dovere è quindi quello di impegnarsi nelle attività suggerite o approvate dai Veda. Tre tipi di attività raggiungono Dio e ottengono la Grazia: le attività non motivate da desiderio personale, quelle che emanano dall’Amore altruistico e le preghiere che nascono dai cuori puri.
Sathya Sai Vahini cap. 19.
Pregate senza egoismo, con amore pieno e liberi dalla macchia dell’attaccamento ai doni che la preghiera può ottenere.  Baba

9/03/2018- Un saggio aveva un gatto nell’eremitaggio. Ogni volta che compiva un homa*, l’animale saltellava intorno al fuoco e gli dava un bel po’ di fastidio per cui si risolse a metterlo sotto un canestro rovesciato prima di cominciare il rito. Suo figlio osservò la procedura per anni e pensò che questo prendere il gatto e imprigionarlo fosse una parte determinante del rituale per cui si dette un gran da fare a cercare un gatto prima di iniziare ogni homa e fu contento nel trovarne uno da tenere sotto un cesto nella stessa stanza. Ecco un esempio di ripetizione meccanica priva di significato. Lo sforzo spirituale non deve diventare una ripetizione di formule pre-determinate o un’esecuzione di formalità sterili! Ricordate che l’impegno spirituale deve attrarre la Grazia di Dio su di voi quindi la pratica spirituale deve essere accompagnata dalla preghiera sincera che viene dal cuore.
Discorso Divino del 14 Gennaio 1967. 
Il modo più semplice di ottenere la Grazia del Divino è quello di affidarsi totalmente ai Suoi Piedi. Baba

10/03/2018- Il vocabolo Shastra, usato per indicare le Scritture, significa “ciò che comanda, ordina e dirige ogni autorità”. Gli Shastra non hanno bisogno di contenere disposizioni come “Cucina bene il cibo prima di mangiarlo” o “Prepara il terreno prima di seminare”. Chi spinge il vitellino appena nato ad attingere il cibo dalla mammella della mucca? La nascita avviene insieme al concretizzarsi delle fonti di sostentamento per i nascituri; in effetti, il sostentamento è pronto prima e la nascita avviene dopo. Il cibo del nascituro e il suo standard di vita dipendono dal merito, o demerito, accumulato nelle vite precedenti mentre si sforzava per ottenere quei mezzi ma le linee guida importanti davvero per il progresso umano sono al di là della comprensione delle persone e della loro intelligenza. La persona acculturata deve capire che le attività raccomandate dalle Scritture promuovono l’interesse migliore degli esseri umani nel presente e conducono alla pace e all’armonia nel futuro.
Sathya Sai Vahini cap. 19.
L’Amore puro e altruistico deve esprimersi attraverso il servizio. Baba

11/03/2018- L’imperatore dei Chola (Dinastia dominante la parte meridionale dell’India nei secoli IX,X,XI e XII d.C.) pensò di visitare il tempio di Srirangam Gopuram di cui aveva sentito parlare molto per cui fece approntare il carro e tentò ripetutamente di fare questo viaggio nei sei mesi seguenti; ogni volta però un eremita, vestito di arancione, con un rosario al collo e un’aureola intorno alla testa, incrociava il veicolo. Quando l’imperatore scendeva per onorare l’asceta, questi lo impegnava in una conversazione così coinvolgente che egli dimenticava il viaggio e il suo scopo. Un giorno che si lamentava di non riuscire a riempire i propri occhi della gloria di Srirangam, il Signore gli apparve e disse: “Di cosa ti lamenti? Io sono il Signore venuto da te ogni volta che sei partito per Srirangam. Riconosci Me in tutti: questo è il pellegrinaggio vero a Srirangam”. Considerate tutti coloro che incontrate come il Signore di Srirangam, il vostro Signore, e manifestate Amore verso chiunque venga da voi.
Discorso Divino del 14 Gennaio 1967.
Praticate la sadhana senza stancarvi per disciplinare la mente e sviluppare la forza morale e mentale.   Baba

12/03/2018- Molto tempo fa, c’era un uomo che aveva tre amici.  Proprio per caso, fu accusato di un crimine e gli fu chiesto di portare dei testimoni al processo. Egli andò da uno degli amici e gli chiese di testimoniare la sua innocenza ma questi disse: “Io non uscirò da questa casa, posso aiutarti soltanto da qui dentro”. Il secondo amico disse: “Io posso venire solamente fino al portico del tribunale, non entrerò nella gabbia dei testimoni”. Il terzo amico disse: “Vieni, io parlerò a tua difesa dovunque vorrai che lo faccia”. Il primo amico è “la proprietà e il possesso” che può testimoniare soltanto da dentro la casa; il secondo è “i parenti e i membri della famiglia” che vengono fino al cimitero ma non accompagnano la persona al luogo del giudizio. Il terzo è il buon nome ottenuto con le virtù e col servizio. Questo persiste anche dopo la morte e la sepoltura, testimonia per un tempo lunghissimo e proclama l’innocenza e la grandezza dell’individuo. Esso decide anche il tipo dell’incarnazione seguente.
Discorso Divino del 24 Maggio1973.
Il servizio deve scaturire dall’Amore e spandere Amore a profusione. Baba

13/03/2018- Adi Shankara, quando risiedeva a Varanasi con i suoi allievi, incontrò uno studioso immerso in regole di grammatica complicate. Egli gli chiese la ragione di quello studio così intenso e l’altro rispose che quella conoscenza gli avrebbe procurato facilmente delle monete d’argento: “Se sarò definito pandit, potrò andare nelle case degli zamindar (capofamiglia) importanti da cui spero di ricevere ricompense e offerte per mantenere la mia famiglia numerosa”. Allora Shankara lo consigliò opportunamente e gli ispirò coraggio e fiducia in se stesso. Poi, tornato all’eremitaggio, scrisse dei versi riassumendo così il consiglio che aveva dato al povero studioso: “Loda Dio, loda Dio, loda Dio mente sciocca! Quando arriverà la morte, le regole di grammatica non ti salveranno”. Lo studio di questi versi e l’ispirazione che se ne trae promuovono la discriminazione e il distacco preparando la mente per la visione del Supremo.
Discorso Divino del 21 Maggio1973.
Amare e servire tutti è il modo migliore per amare Dio.   Baba

14/03/2018- Mentre siete in questo mondo transitorio, voi avete un bisogno estremo di qualcuno di simile a cui comunicare i sentimenti, con cui dividere le scoperte, gli abbattimenti, i momenti di gioia e contrizione, qualcuno che possa starvi a fianco a incoraggiarvi e darvi entusiasmo verso la meta mentre percorrete la strada difficile della verità e della pace. Oggi, gli amici che possono dare consiglio, conforto e consolazione veri sono doni preziosi e rari. L’amicizia deve legare due cuori e influenzarli beneficamente qualunque cosa avvenga a ognuno di essi, cioè la perdita o il guadagno, il piacere o la sofferenza. Ognuno deve correggere l’altro perché ambedue sanno che questo viene dalla comprensione e dall’amore, ognuno deve vigilare a che l’altro non devii dall’ideale, non coltivi abitudini deleterie o nasconda pensieri o piani malvagi. L’onore di ognuno consiste nel difendere l’altro. Ognuno crede all’altro e si fida del suo amore premuroso. Solamente quelli che aiutano a migliorare la vita, a  purificare gli ideali, a elevare le emozioni e rafforzare i propositi meritano il nome di amici.
Discorso Divino del 24 Maggio 1973.
La moderazione nel cibo e nel riposo, la compassione e la forza d’animo aiuteranno nel mantenimento della salute fisica e mentale. Baba

15/03/2018- La caratteristica importante per fare servizio è un cuore puro incontaminato dall’orgoglio, dall’avidità, dall’invidia, dall’odio e dalla competizione. Insieme a questo, noi abbiamo bisogno della fede in Dio che è la sorgente della vitalità, della virtù e della giustizia. Il seva è l’adorazione che voi offrite a Dio nel cuore di ognuno. Non chiedete a qualcuno il paese o lo stato da cui proviene o la religione che egli professa; in quella “altra persona”, vedete la forma di Dio che preferite. In effetti, egli o ella non sono “altri” affatto, sono l’immagine di Dio tanto quanto voi. Voi non state aiutando “un individuo”, state adorando Me in loro. Dio è davanti a voi in quella forma: che spazio c’è quindi in cui l’ego sollevi la testa in voi? Il dovere è Dio, il lavoro è adorazione: anche il lavoro più piccolo è un fiore offerto ai Piedi di Dio. Avvicinate tutti coloro che servite col cuore colmo del tesoro dell’Amore.
Discorso Divino del 4 Marzo 1970.
Ogni piccolo atto di servizio deve sgorgare dall’Amore e spargere Amore a profusione. Baba

16/03/2018- La cultura Bharatiya è la base effettiva del progresso umano; essa eleverà l’umanità promuovendo la fratellanza, sostenendo la rettitudine e saturando ogni pensiero, parola e azione di rispetto e umiltà. Questa cultura rimarrà salda finché il Gange scorrerà: nessun tentativo di sopprimerla o distruggerla può riuscire. La storia e le tradizioni di Bharat sono pure, sacre, santificanti, curative e preziose come il Gange; le loro origini comuni sono le nevi fresche, confortanti e immacolate! Se non si istruiscono i giovani uomini e donne a vivere una vita buona e santa insegnando loro le capacità e i metodi, li si rende pericolosi per se stessi e per gli altri. L’abitudine alla preghiera infonde coraggio e fiducia, provvede di una fonte nuova di grande energia. Si deve fare ogni sforzo per introdurre lo studente all’esperienza della meditazione e dello yoga o alla gioia dell’indagine sulla propria realtà!
Discorso Divino del 13 Maggio 1970.
Bisogna riverire la nazione e la cultura proprie come i genitori: la nazione è la madre e la cultura è il padre. Baba

17/03/2018- Ci sono persone che si alzano dal letto la mattina con una mente già disturbata e agitata. Non fate così! Destatevi dal sonno con una mente rilassata: pensate a Dio. Se i genitori si criticano l’un l’altro non appena si svegliano, sicuramente anche i loro figli cominceranno a discutere e litigare tra loro! I bambini imitano sempre i genitori, quindi i genitori dovrebbero essere d’esempio verso i loro figli. Voi dovete insegnare con la pratica e non solo imponendo loro delle regole. Non lasciatevi trasportare per nessun motivo dalla rabbia o dall’odio. Non odiate mai nessuno. L’odio vi tornerà indietro come riflesso e vi farà soffrire. Voi potreste incontrare alcune difficoltà e dolori: non fateci caso, ma siate calmi e composti. Considerate tutti come incarnazioni della divinità. A chiunque voi indirizziate il vostro saluto, o lo scherno, esso raggiunge Dio. Offrite rispetto verso tutti, condividete con tutti il vostro amore.
Discorso Divino del 2 aprile 2003
La conoscenza che non viene messa in pratica è come il cibo che non viene digerito. Baba

18/03/2018- Alcuni girano i grani del rosario nelle proprie mani, ma le loro menti pensano al mercato. Si può chiamare questo atteggiamento: japa (ripetizione del nome)? Mentre meditate sia il corpo che la mente devono essere mantenuti saldi! Il corpo è composto di cinque elementi, quindi è soggetto alla sofferenza, ma voi non dovreste esserne coinvolti. Questo è vero esercizio spirituale. Tutte le altre pratiche si riveleranno inutili se voi non rinuncerete all’attaccamento al corpo. Oggi è la ricorrenza di un inizio d’anno molto sacro, non solo per quest’anno, ma per tutta la vostra vita e voi dovreste coltivare solo pensieri sacri.
Incarnazioni dell’amore: sviluppate sempre più amore dentro di voi! Sperimentate l’amore e condividetelo con gli altri. Voi non siete semplici mortali, voi siete scintille del Divino: quindi conducete le vostre vite in modo consono. Questo è il messaggio più importante per il nuovo anno! Quando voi capite e interiorizzate la vostra origine divina i vostri pensieri, parole e azioni diventano sacri!
Discorso Divino del 2 aprile 2003
Praticate Sadhana senza sosta per disciplinare la mente e sviluppare la forza morale e mentale. Baba

19/03/2018- Quando cantate i bhajan, mantenete il ritmo giusto battendo le mani: il battito dovrebbe seguire il ritmo. Inoltre il bhajan dovrebbe essere cantato con la corretta intonazione ed entusiasmo. Le tre sillabe nella parola Bha-ra-ta (nome tradizionale dell’India), significano “bhava” (sentimento), “raga” (tonalità), e “tala” (ritmo). Quindi i veri “Bharatiyas” sono coloro che cantano la gloria di Dio con bhava, raga e tala. Voi dovete battere con entrambe le mani: le prime cinque dita rappresentano i “karmendriyas” (organi di azione) e le altre cinque sono i “jnanendriyas” (organi di percezione). Quando cantate la gloria di Dio ci dovrebbe essere completa armonia tra tutte queste entità. Fate in modo che tutte le vostre azioni compiacciano Dio: potete chiamarlo Rama, Krishna, o Govinda ma Dio è Uno. Sviluppate il sentimento di unità e ottenete la visione del Divino Sé (Atma).
Discorso Divino del 2 aprile 2003
La qualità fondamentale della devozione è il desiderio di realizzare l'unità con il Divino. Baba

20/03/2018- Una copia della Bhagavad Gita si può acquistare per pochi spiccioli mentre un romanzo puerile può costare molto di più. Ma cosa ha più valore? Che cosa può trasmutare un vile metallo in oro? Ricordate che il servizio è più fruttuoso di japa, dhyana, yajna and yaga (ripetizione del nome, meditazione, sacrificali e rituali) come pratiche comunemente consigliate agli aspiranti spirituali. Il servizio è utile per due ragioni: l’estinzione dell’ego e il conseguimento di ananda (beatitudine). Potete sentivi felici quando qualcuno vicino a voi è sprofondato nel dolore? No. Perché quando sentite un bambino piangere disperatamente vi vengono le lacrime agli occhi dalla commozione? Perché esiste un legame invisibile tra voi. Solo gli esseri umani hanno questa qualità dell’empatia e solo loro si sentono felici quando gli altri lo sono, mentre si sentono tristi quando gli altri sono tristi. Ecco perché gli esseri umani sono il modello di tutta la creazione. Solo gli esseri umani sono capaci di fare il servizio al bisognoso: questa è la vostra gloria speciale e abilità unica!
Fate pieno uso della vostra preziosa nascita!
Discorso Divino del 4 marzo 1970
Il modo migliore di amare Dio è amare tutti, servire tutti. Baba

21/03/2018- Studenti! Voi siete l’incarnazione del Divino!
Ci sono due aspetti in Vidya cioè istruzione: Vijnana, che è capire il mondo che ci circonda o l’oggetto della scienza, e poi  Prajnana, lo studio più elevato, l’arte di controllare sia le sensazioni interiori che i vari livelli della Consapevolezza.  A tutti i benefattori e anche ai beneficiari del sistema educativo, ascoltatemi!
Ogni studente ha un orologio sul polso e lo guarda almeno cento volte al giorno, ora imparate dal vostro orologio una grande lezione. Quando guardate l’orologio ricordatevi le cinque lettere che in inglese formano la parola orologio: WATCH; ognuna vi fornisce una lezione utile per la vita. ‘W’(Words) sta per: controllate le vostre parole - ‘A’ (Action) vi avverte di controllare le vostre azioni - ‘T’(Thoughts)  vi indica di controllare i vostri pensieri - ‘C’(Character) vi consiglia di controllate il vostro carattere ; e ‘H’ (Heart) dichiara: controllate il vostro cuore .  Quando guardate il vostro orologio, assorbite la lezione che esso vi impartisce!
Discorso Divino del 13 maggio 1970
La vera educazione è ciò che conferisce la ricchezza della moralità, spiritualità e carattere. Baba

22/03/2018- Il riconoscimento della propria divinità innata e la condotta della vita quotidiana in accordo con il principio della Verità sono come le stelle polari di coloro che nel corso della vita vengono trascinati dalle correnti avverse delle lotte e delle fatiche!  Senza “Atmajnana” (consapevolezza di essere solo un’onda dell’oceano della Divinità) la vita diviene una farsa senza senso, una finzione o un gioco di sciocchi.  È l’acquisizione di questa consapevolezza che rende la vita sincera, dolce e fruttuosa.  Quando vi accingete a preparare il pasto voi potete disporre di tutto l'occorrente: riso, lenticchie, sale, spezie, verdure ecc.  Ma, se non avete il fuoco nel cuore, non potete trasformare il tutto in cibo commestibile; così, anche nella vita, “Atmajnana” è il fuoco che rende “commestibili”, saporiti, digeribili, salutari e persino gioiosi il mondo materiale e le attività ed esperienze di vita. Quella gioia è chiamata “Anandam”; essa è edificante, illuminante e costruttiva!
Discorso Divino del 16 marzo 1966
La vita “qui” è data al fine di raggiungere “là”! Baba

23/03/2018- I ministri di Ravana dicevano solamente cose che lo compiacevano, erano paurosi e così si rivelarono consiglieri pericolosi.  Soltanto suo fratello Vibhishana poteva dargli la medicina che l’avrebbe curato ma, siccome non era gradevole, Ravana la rifiutò e cadde nella perdizione.  Questo è il Messaggio che Io vi porto, è il Messaggio che vi darà forza, pace, speranza e appagamento.  Questo Messaggio sicuramente è “hitha” (benefico), sebbene possa non essere “priya” (piacevole).  Un paziente deve prendere le medicine e assoggettarsi a una dieta benefica, non può chiedere solo medicine dolci e una dieta che lo soddisfi. Il dottore giudica meglio e deve essere obbedito se si vuole guarire.  I Veda e le Scritture sono i più grandi contenitori di “hitha” (benefico) perché sono stati ottenuti con il sacrificio e il lavoro dai saggi e veggenti interessati soltanto al benessere dell’umanità e alla liberazione dell’essere umano.
Discorso Divino del 16 marzo 1966
La malattia del troppo attaccamento agli oggetti mondani può essere curata soltanto con la medicina dell’attaccamento a Dio coltivato per mezzo della ripetizione del Nome e della meditazione. Baba

24/03/2018- Se le virtù illustrate nel Ramayana fossero impersonate in ogni famiglia, l’universo sarebbe risplendente dalla gioia e dalla pace!  Come sapete tutti voi, Dasharatha governava Ayodhya ed ebbe quattro figli: Rama, Lakshmana, Bharata and Shatrughna. Ora, se in una città chiamata Ayodhya, esisteva un governante chiamato Dasharatha che aveva un figlio di nome Rama, perché mai dovremmo celebrare la nascita di Rama al giorno d’oggi?  Basta che andiate un po’ a fondo nella storia e comprenderete che Dasharatha non era il governante di una terra lontana!  Ayodhya significa: una città che non si può conquistare, nella quale nessun nemico riesce a penetrare, una fortezza inespugnabile; essa rappresenta l’Atma, il cuore dove risiede il Signore che è al di là di ogni tentazione da parte dei nemici sottili della passione, delle emozioni e degli istinti.  E Dasharatha?  Era ogni persona che aveva il pieno controllo del suo “ratha” (carro), cioè i dieci nemici costituiti dal corpo con i suoi cinque sensi di azione e i cinque sensi di percezione!
Discorso Divino del 4 aprile 1971
La conoscenza che non viene messa in pratica è come il cibo mal digerito. Baba

25/03/2018- Incarnazioni dell’Amore!  La storia di Rama non è affatto antica, è eterna, sempre nuova e molto propizia.  Se contemplate Rama incessantemente, voi ottenete una grande gioia e letizia! Il Ramayana insegna i principi di buona condotta (Dharma) e il sentiero del dovere a ogni individuo.  Il Ramayana stabilisce un modello per i genitori, i fratelli e le sorelle in ogni famiglia e all’umanità!  È per capire e assimilare il principio del Ramayana che oggi stiamo celebrando la festività di Rama Navami.  Non è sufficiente che le celebrazioni si limitino al consumare dolci e altri cibi deliziosi.  Che voi possiate riempire il vostro cuore con i sacri ideali del Ramayana! Obbedite ai comandi del Signore Rama! 
Piacere e dolore, felicità e sofferenza si susseguono senza sosta ma bisogna trattarli con equanimità.  Possiate voi tutti rinunciare all’odio e alle discordie,  possiate vivere in pace e armonia!
Discorso Divino del 11 aprile 2003
Quando praticheremo la buona condotta (Dharma), la divinità si manifesterà spontaneamente in noi. Baba

26/03/2018- Tutti devono sperimentare le difficoltà della vita; questa è la natura del cammino esteriore ma c’è un altro aspetto della vita: il cammino interiore. Un bambino va dalla madre e dice “Ho fame”; la madre che segue soltanto la via esteriore risponde “Figlio, vai e mangia: la fame sarà lenita”. Questo è il pravritti Dharma. La madre che segue la via interiore non dice solamente questo, ella consiglia al figlio che tipo di cibo mangiare, quando e come mangiarlo. La madre che segue il sentiero nivritti vi suggerisce di mangiare il cibo che vi procurerà una buona salute.
Si possono avere dei desideri ma bisogna che essi siano nei limiti, devono essere basati sulla Verità e sulla Rettitudine. Non mangiate ogni cosa che trovate, non dite qualunque cosa vi venga in mente, parlate solamente dopo un’indagine appropriata. Il Ramayana insegna gli aspetti pravritti e nivritti della vita in modo meraviglioso, non c’è moralità più elevata di quella che vi è descritta. Il Ramayana deve essere oggetto della nostra adorazione.
Discorso Divino del 11 Aprile 2003.
La caratteristica fondamentale della devozione è il desiderio di realizzare l’unità con il Divino.  Baba

27/03/2018- Oggigiorno, tutti lamentano di avere perduto la pace, la sicurezza e la contentezza e la protesta sorge da tutti i quartieri; qualcuno sta forse cercando di scoprire perché questa tragedia sia accaduta? La ragione è che “Non c’è coordinazione tra ciò che vien detto e ciò che vien fatto”. L’ipocrisia è crescente nelle case, nei villaggi, negli uffici e nelle aule dei Consigli delle Nazioni. Anche alcuni che scorrono i grani del rosario col Nome di Dio sulle labbra sono impegnati in perseguimenti non sacri: con la Bhagavad Gita in mano, dicono cose che danno scandalo e concepiscono progetti malvagi. Con i rosari tra le dita, si arrabbiano con i servitori perdendo il controllo con il pretesto più banale. Questo non è voto o disciplina spirituale! Un devoto vero che si atteggia a persona sincera deve vigilare continuamente e praticare la disciplina dell’essere sempre alla Presenza Divina. Dio, che ora è sopito nelle vostre coscienze, deve essere riconosciuto e fatto risorgere in modo che ogni azione vostra rifletta lo Splendore Divino.
Discorso Divino del 4 Aprile 1971.
La Devozione al Divino vi darà beatitudine, prosperità e pace. Baba

28/03/2018- Cominciate con questa prima lezione dall’a-b-c spirituale: non vantate di conoscere a fondo la Bhagavad Gita avendola letta cento volte e imparato a memoria tutti i versi e i commentari scritti fino ad ora. Tra i milioni di persone cui la Gita è stata insegnata, solamente Arjuna ottenne la Vishvarupa Darshana, la visione del fatto che questo universo non è altro che una manifestazione parziale della Sua Gloria infinita: perché questi grandi pandit non hanno avuto un’esperienza simile? Il raggiungimento della realtà può avvenire soltanto all’aspirante che lo merita. Quando l’insegnamento iniziò, Arjuna aveva ottenuto lo stadio più elevato dell’affidamento e, durante il processo, raggiunse una concentrazione impareggiata quindi non sorprende che fosse benedetto. Come potete aspettarvi quel risultato se non possedete lo stesso grado di affidamento, lo stesso anelito e la stessa concentrazione?
Discorso Divino del 16 Marzo 1966.
L’educazione vera è ciò che dona la ricchezza della moralità, della spiritualità e del carattere. Baba

29/03/2018- Gesù instillò fede grande nelle persone che vissero durante la Sua presenza fisica sulla terra. Egli chiamò un pescatore Pietro e questi acquisì in Lui amore e fede intensi. Da allora, i pescatori presero a portare regolarmente Gesù con loro quando andavano a pescare. Tornati alla sera, Egli soleva parlare di cose spirituali. Quando il padre di Pietro lasciò il corpo, la madre si addolorò molto ma Gesù la consolò dicendo “La morte è il vestito della vita, perché piangi? Morire è come cambiare il vestito quindi smetti di rattristarti. I corpi fisici vanno e vengono, non sprecare i pensieri su queste cose effimere. Il Residente che vive dentro al corpo è la Divinità vera! Nessuno, che assuma un corpo fisico, può evitare le vicissitudini della vita, nessuno può esistere evitando le difficoltà. La morte segue la nascita e, con la stessa certezza, la tristezza segue la felicità!
Discorso Divino del 25 Dicembre 2002.
Non pensate alla morte che è soltanto un fatto della vita, pensate a Dio che è il Signore di tutta la vita. Baba

30/03/2018- Il Governatore della Provincia Romana (Pilato), persona dal cuore gentile, non voleva che Gesù fosse condannato a morte. Egli lamentava che un uomo grande e nobile fosse crocifisso non avendo alcuna colpa e disse a Gesù “Tu sei un grande uomo; queste persone dal cuore di pietra stanno cercando di ucciderti senza una ragione” e Gesù rispose: “Io sono contento che almeno tu comprenda la Mia bontà!” Infine, prima della crocifissione, Sua madre Maria Gli si avvicinò e cominciò a piangere ma Egli la consolò dicendo: “Perché piangi madre? Il corpo è come una bolla d’acqua: lascia che facciano ciò che desiderano di questo corpo, non pensare che stiano cercando di uccidere Me: Io non ho morte!” Allora Maria chiese “Non sei mio figlio?” e Gesù rispose: “Certo! Io sono imparentato con te fisicamente come figlio ma Io sono soltanto Io. Tutti voi siete come figli per Me, tutti voi siete incarnazioni del Divino”. Egli raggiunse così il livello più alto della spiritualità avendo superato tutte le prove. Gesù non era soltanto una forma umana, era veramente l’Incarnazione del Se Divino.
Discorso Divino del 26 Dicembre 2007.
Il distacco è il sacrificio.  Baba

31/03/2018- Gesù subì varie prove e tribolazioni nel tempo che Gli era stato concesso. Egli divenne il Salvatore e Messia dei poveri e dei derelitti aiutandoli in molti modi. Una volta Gesù attraversava il deserto; una donna povera Lo avvicinò e Gli chiese del cibo al che Egli le dette del pane dicendo “Prendi questo”. Quando qualcuno Gli chiese da dove venisse il pane, Gesù rispose che era Volontà Divina. Niente è più grande della Volontà Divina, tutto è Volontà Divina. Il dovere principale dell’essere umano è quello di realizzarla e sottomettersi ad essa. Oggi le persone sono cieche avendo perduto ambedue gli occhi della fede. La fede è la base di tutta la creazione quindi acquisitela prima di tutto; chi ha fede e amore riceverà in aggiunta ogni altra cosa. Molti hanno fede ma mancano di amore e la fede priva di amore non serve a niente; la fede e l’amore devono stare insieme come i poli magnetici che si attraggono l’un l’altro.
Discorso Divino del 26 Dicembre 2007.
Perché aver paura se Io sono qui? Riponete tutta la fede in Me: Io vi guiderò e vi proteggerò come le palpebre proteggono gli occhi. Baba