06 - giugno 2018

Pensieri del Giorno di Sri Sathya Sai Baba

GIUGNO 2018

1/6/2018 Acquisite per prima cosa l’atteggiamento “Io sono Tuo”, fate sì che l’onda scopra e riconosca di appartenere al mare. Questo non è facile: l’onda impiega molto tempo a rendersi conto del fatto che il mare immenso sotto di lei è la fonte della sua esistenza. L’ego è così potente che non permette di essere abbastanza umili da inchinarsi davanti al mare. “Io sono Tuo, Tu sei il Signore, Io sono il servitore, Tu sei il Sovrano, Io sono legato”: questo atteggiamento mentale domerà l’ego. Il passo seguente è “Tu sei mio” in cui l’onda reclama il sostegno del mare come suo diritto, il Signore deve prendersi la responsabilità di proteggere e guidare l’individuo. Surdas disse “Tu sei mio, io non Ti lascerò, Ti imprigionerò nel mio cuore, non fuggirai” e il Signore acconsentì! L’ultimo stadio è: “Tu sei Me; io sono l’immagine, Tu la Realtà. Tutto è Uno, la dualità è un’illusione”.
Discorso Divino del 8 Settembre 1963.
Fate di ogni vostra attività un’offerta degna di Dio.

2/6/2018 Esiste il ferro ed esiste la calamita che attira il ferro a sé: questo è il destino di entrambi ma, se il ferro è coperto di ruggine, la grazia della calamita non può agire con forza sufficiente per attrarre il ferro vicino. L’avidità per i piaceri sensuali agisce sicuramente come la ruggine, opera come la polvere che favorisce la ruggine che, alla fine, spezzerà il ferro e ne cambierà la natura innata. Quindi il ferro va controllato e spolverato di continuo; allora, entrando in contatto con la calamita, ne acquisisce la caratteristica magnetica e finalmente trova riposo dalle sue attrazioni: questo traguardo è il migliore sia per la calamita che per il ferro. La polvere dell’avidità dei sensi può essere prevenuta frequentando buone compagnie (satsang) e mettendo in pratica i principi di buona condotta che si devono assimilare dalle Scritture!
Discorso Divino, 11 marzo 1963
Perfino montagne di peccati possono essere ridotte in polvere se si guadagna la grazia del Divino..

3/6/2018 Accogliete tutti i colpi del destino, le sfortune e le tribolazioni come l’oro accetta il crogiolo, il martello e l’incudine che lo trasformeranno in un bel gioiello o come la canna da zucchero accetta chi la taglia, la macina, la bolle nella pentola, la sminuzza e la asciuga affinché la sua dolcezza venga estratta e tutti la usino come zucchero. I Pandava non si scoraggiarono mai quando la sciagura si abbatté su di loro; essi erano felici perché tutto ciò li aiutava a ricordare e invocare Krishna. Sottomettetevi al volere di Dio, non cercate mai il potere o la posizione ma affidatevi al Suo volere così da essere sempre contenti e tranquilli. Il Signore corre dal devoto più rapidamente di quanto il devoto corra da Lui. Se fate un passo verso di Lui, Egli ne fa cento verso di voi! Egli sarà più di una madre o di un padre, vi sosterrà dall’interno come ha salvato e sostenuto tantissimi santi che hanno avuto fede in Lui!
Discorso Divino, 8 settembre 1963
Un condizionatore può rinfrescare il corpo ma solamente la grazia di Dio può raffreddare un cervello surriscaldato e un cuore agitato.

4/6/2018 L’attaccamento e l’odio sono i nemici più grandi del progresso in ogni progetto di servizio sociale come in ogni progetto lavorativo. Se qualcuno si illude credendo di salvare gli altri, guai a lui perché non c’è nessun altro. Tutti sono Uno, il dolore di uno è il dolore di tutti. La pecca fondamentale è l’ignoranza dell’umanità; se fosse saggio, l’essere umano saprebbe che gli individui sono onde sulla superficie dello stesso oceano. L’azione disinteressata è l’ideale a cui puntare ma oggi ogni cosa è valutata secondo i risultati e il guadagno che produce. Anche lo studio è considerato sulla base del salario che un titolo può garantire. Se l’azione è compiuta senza desiderio egoistico, non si mira a un guadagno. Il desiderio di guadagno è simile ai denti velenosi: quando essi vengono estratti, il serpente del karma (ciclo di azione e reazione) è reso inoffensivo.
Discorso Divino, 15 settembre 1963
La spiritualità vera consiste nel promuovere l’unità tra gli esseri umani attraverso il vivere armonioso e il dividere la gioia con tutti.

5/6/2018 L’universo, compresa la casa in cui voi dimorate, cioè il corpo, è composto dei cinque elementi, terra, acqua, fuoco, vento ed etere, che interagiscono con i sensi come olfatto, gusto, vista, tatto e udito. Siccome gli elementi sono emanazioni divine, ognuno di essi deve essere trattato con riverenza e attenzione. Prendete ad esempio la terra: se voi spargete dei semi sul terreno oppure li piantate troppo in profondità, essi non riescono a germogliare! Anche versare dell’acqua direttamente in gola oltre una certa quantità può essere una tortura. Durante un tifone, non potete respirare normalmente né i timpani possono sopportare la pressione di un’esplosione ravvicinata! Qualsiasi uso degli elementi oltre il limite corretto è un sacrilegio quindi ogni elemento deve essere impiegato con certe limitazioni e non a vostro piacimento. Trattate gli elementi come l’abito dell’Onnipotente.
Discorso Divino, 11 marzo 1968
Non c’è esempio di Amore altruista più grande di quello della Natura.

6/6/2018 La Grazia di Dio è come lo scroscio di pioggia e la luce del sole; per ottenerla, bisogna intraprendere una pratica spirituale (sadhana) come si deve tenere una brocca verticale se si vuol raccogliere la pioggia o aprire la porta del cuore affinché il Sole lo illumini. Pregate per la Grazia e fate un po’ di sadhana; la Grazia sistemerà ogni cosa. La sua conseguenza principale è l’auto-realizzazione (Atma sakshatkara) ma ci sono anche dei benefici accessori come una vita tranquilla e appagata e un carattere coraggioso, imperturbabile e ben radicato nella pace serena (shanti). Il beneficio principale di possedere un gioiello è la soddisfazione personale ma, se avete finito i soldi, potete anche venderlo per ricominciare a vivere! Questo è un vantaggio secondario. Il banano ha grappoli di frutti come suo dono principale ma le foglie, il cuore morbido del tronco, i boccioli ecc. sono parti secondarie che possono essere utilizzate con profitto. Questa è la natura della Grazia: essa soddisfa una moltitudine di bisogni.
Discorso Divino, 29 marzo 1968
Controllate la mente, regolate la condotta, mantenete il cuore limpido e retto: allora riceverete dal Signore il dono della Grazia.

7/6/2018 Tutti desiderano essere felici, tutti vogliono lavorare meno e guadagnare di più, dare poco e ottenere molto ma nessuno prova a desiderare meno e dare di più! Ogni bisogno è un ceppo che vi impedisce i movimenti, un peso ai piedi. Un giovane studente è libero di aggirarsi sulle due gambe ma, se si sposa, diventa un quadrupede! Un figlio lo fa diventare un “sei gambe” e restringe ulteriormente la sua libertà di movimento. Più piedi, meno velocità, più vincolo col terreno: ricordate che il millepiedi può soltanto strisciare! Più oggetti significa più ostacoli e intralci. Riducete i bisogni, vivete semplicemente: questa è la via per la felicità. L’attaccamento porta il dolore nella sua scia; alla fine, quando la morte esige che lasciate tutto e abbandoniate tutti, voi venite sopraffatti dal dolore! Siate come il loto: sull’acqua, non nell’acqua. L’acqua gli è necessaria per crescere ma il loto non permette nemmeno a una goccia di bagnarlo.
Discorso Divino, 15 maggio 1969
Riducete i bisogni, minimizzate i desideri: questa è la chiave della felicità!

8/6/2018 Dio è la sorgente di tutto l’Amore. L’Amore cura la meschinità, l’odio e il dolore. L’Amore allenta le catene, vi salva dal ciclo di nascita e morte e riunisce tutti i cuori in una sinfonia di seta morbida. Tutti gli esseri sono belli, tutte le azioni sono devote e tutti i pensieri sono innocenti se visti attraverso gli occhi dell’Amore. Amate Dio e amate il mondo come abito di Dio, né più, né meno. Il mondo è un’unica parentela numerosa; se vi concentrate sull’individuale, le differenze saltano subito all’occhio ma fissate l’attenzione sul collettivo (samasthi) e tutte le singolarità saranno soltanto apparenti. Se vi concentrate sulle etichette, quali indù, cristiano, musulmano, parsi o buddista, svilupperete l’orgoglio, il disprezzo e l’odio! Se vi concentrate su quanto l’umanità lotta per elevarsi oltre la carne e raggiungere il livello della Divinità, comprendete che le etichette sono insignificanti. A quel punto, tutto è Amore, cooperazione, incoraggiamento e apprezzamento reciproci.
Discorso Divino, 7 luglio 1968
Tutti voi siete scrigni d’Amore Divino: condividetelo e diffondetelo! Esprimete quell’Amore in atti di servizio, parole di empatia e pensieri compassionevoli.

9/6/2018 Gli strumenti principali, utili a staccare la mente dalle distrazioni e dedicarvi alla ricerca di Dio, sono: la comunione con Dio (Yoga) e il Sacrificio (Tyaga). Il desiderio (Kama) va eliminato con l’aiuto del Tyaga, Rama (Dio) va conquistato con Yoga. Il desiderio sbiadisce l’intelligenza, pregiudica il discernimento, acutizza gli appetiti dei sensi e porta all’attrazione illusoria del mondo oggettivo. Quando il desiderio sparisce o è concentrato su Dio, l’intelligenza diventa luminosa in sé e brilla del suo splendore innato; questo splendore rivela Dio all’interno e nel mondo esteriore. Questa è la vera realizzazione del Sé. Vi benedico affinché abbiate successo nella sadhana; se non ne state praticando alcuna, vi consiglio di iniziare il semplice namasmarana (recitazione rituale del Nome Divino) e di riverire i genitori, gli anziani e gli insegnanti nonché di offrire servizio ai poveri e ai malati.
Discorso Divino, 15 maggio 1969
Presumere che Dio risponda a un Nome solo e che possa essere adorato in una Forma sola è un sacrilegio.

10/6/2018 Tutti bramano la sicurezza, la pace, la gioia e la felicità ma la maggioranza crede che tutto ciò si possa ottenere dal mondo! La conseguenza è che la gente spreca gli anni nel mangiare, bere, giocare, riposare, guadagnare e spendere; costoro corrono dalla culla alla tomba fino alla nausea andando alla deriva attraverso le ere senza sapere dove cominci il viaggio né quale sia la sua destinazione. Gli esseri umani hanno raggiunto qualità eccellenti di testa e cuore attraverso una serie di vite colme di sforzi come membri delle specie inferiori; quel traguardo è ora ridotto in cenere per indolenza e apatia. Dovete avere l’abilità di nuotare attraverso le onde della gioia e del dolore, della pena e del profitto; dovete essere maestri nell’arte di sentirvi del tutto a vostro agio, perfettamente tranquilli e distaccati qualsiasi cosa accada al corpo, ai sensi o alla mente! Imparate la tecnica che serve a raggiungere e mantenere la pace interiore e l’arte di essere costantemente consapevoli della vostra Realtà Interiore (Atma); soltanto allora potrete aggirarvi sicuri per il mondo!
Discorso Divino, 7 luglio 1968
Per arrabbiarsi ci vuole un attimo ma avere pace ed essere indifferenti agli alti e bassi della vita è il risultato di anni di pratica del Vedanta.

11/6/2018 Il servizio anche se piccolo, fatto senza egoismo, può essere altamente benefico; esso deve emanare da un cuore tenero che risponda a ogni gemito o lamento e sia pronto a rinunciare e soffrire serenamente. Si dovrebbe desiderare di essere coinvolti dalla sofferenza altrui e provare il loro dolore; si deve coltivare la sopportazione e la forza interiore così da evitare il risentimento per le critiche e il per il ridicolo mentre si è impegnati nel servizio gioioso. I saggi usano il denaro, la forza, l’intelligenza, le abilità, le attitudini e le opportunità per aiutare gli altri e rendere la loro vita più felice: in questo modo, ottengono la Grazia Divina perché il servizio è la forma più alta di adorazione. Ci sono milioni di persone affamate, disperate e afflitte: Io vi chiedo di limitare la quantità di cibo alle necessità effettive in modo da poter dividere le vostre risorse con i bisognosi. Non sprecate mai il cibo. Non gettate via denaro per scopi dannosi: usatelo per aiutare il prossimo. Non sprecate tempo ed energia, permettete che gli altri traggano beneficio dalle vostre abilità!
Discorso Divino, 21 novembre 1985
Voi dovete tutto ciò che siete alla società quindi siete tenuti a manifestare la gratitudine facendo servizio sociale.

12/6/2018 L’Amore Vero è il frutto dolce che scaturisce dai fiori profumati delle buone azioni; oggigiorno, l'amore si tramuta in odio non appena sorga qualunque difficoltà o preoccupazione. Una persona dotata di Amore Vero dovrebbe rimanere imperturbata quali che siano le vicissitudini che deve affrontare, i dolori personali e le privazioni che può subire. L'amore comanda senza ricorrere alla spada, vincola senza leggi. L'Amore Divino è la caratteristica di base di ogni vero essere umano come il bagliore lo è dell'incendio, i raggi del sole e le onde dell'oceano. L’Amore Vero consiste nel praticare l'amore puro e altruista, senza aspettative di ricompense, nei confronti di tutti gli esseri viventi che sono tutti incarnazioni del Divino. Una persona autenticamente amorevole è libera dall’antipatia e dall'odio ed è amichevole e compassionevole verso tutti gli esseri. Soltanto coloro che possiedono questa attitudine meritano di essere chiamati esseri umani.
Discorso Divino, 6 maggio 1985
Voi meritate di esser chiamati esseri umani soltanto quando siete pieni di amore puro e altruista.

13/6/2018 Nel denaro, nella cultura, nella conoscenza o nell'intelligenza non c'è alcun male: il male deriva dalle attività che vengono compiute usandoli. L'acqua pura non ha colore ma appare nera se versata in una bottiglia nera e appare rossa in una rossa; l'acqua non diventa nera né rossa, è il colore della bottiglia che fa la differenza. In una persona in cui Rajas è dominante, il denaro, l’erudizione, l’abilità e l’intelligenza promuovono odio, ambizione e concupiscenza; gli stessi istigano avarizia, avidità e invidia nella persona in cui Tamas prevale mentre, se posseduti da chi si lascia guidare da Sattva, ispirano amore, compassione, impulso a servire, unità di tutto il genere umano e pace globale. La sublimazione del proprio carattere in Sattva è il dovere che ognuno ha verso se stesso: questo è il sentiero, la meta reale. Voi dovete percorrere il sentiero senza fermarvi e raggiungere la meta.
Discorso Divino, 23 novembre 1985
Le parole, lo sguardo e le azioni espressi dai sensi sono puri se il cuore è colmo di buoni pensieri e sentimenti.

14/6/2018 Islam significa dedizione, affidamento, pace e tranquillità. Il mese di Ramzan è dedicato al compito sacro di riportare alla memoria e alla pratica gli insegnamenti comunicati da Hazrat Muhammad e progredire spiritualmente per raggiungere l’unità e la purezza. L’Islam insegna che la grazia di Dio può essere guadagnata attraverso la giustizia e una vita retta, che non si può raggiungere con la ricchezza, la cultura o il potere: soltanto l’Amore Puro può compiacere il Signore! I veggenti musulmani sottolineano che dobbiamo indagare sul concetto dell’Io che si percepisce come corpo e sull’Io che si percepisce come mente per arrivare alla conclusione che il vero Io è il Sé che agogna il Sé superiore, cioè Dio. Il digiuno e le preghiere del mese di Ramzan sono pensati per risvegliare e manifestare questo tipo di consapevolezza. Tutte le religioni enfatizzano l’unità, l’armonia e la stabilità mentale quindi coltivate l’amore, la tolleranza e la compassione e dimostrate la Verità in ogni attività quotidiana. Questo è il messaggio che vi trasmetto con la mia Benedizione!
Discorso Divino, 12 luglio 1983
Tutte le sfide della vita si possono affrontare affidandosi al Divino e sviluppando un cuore colmo di devozione e d’amore.

15/6/2018 Essere nati come esseri umani con tutte le facoltà fisiche, mentali ed emozionali efficienti non basta, voi dovete portare tutto questo a perfezione usando l’intelletto discriminante come fa uno scultore dopo che alla pietra è stata data la forma grezza. Ognuno di voi deve essere consapevole della propria parentela con Dio, della Divinità latente in sé e delle proprie potenzialità immense; voi potete giungere a questo applicando la discriminazione e il distacco/rinuncia. Tra tutte le creature animali, solamente l’essere umano ne è capace. Il Guru mostra la via regale verso questa consapevolezza. Non tutte le decine di migliaia di guru che vantano questo stato hanno il diritto di farlo perché la parola gu-ru indica colui che non ha oscurità in sé! Se siete sinceri, il Signore Stesso vi guiderà. Non disperate, andate avanti con coraggio, cercate di riempire ogni momento con i pensieri su Dio in una forma o l’altra.
Discorso Divino del 22 Maggio 1965.
L’amore per Dio dissolverà l’ignoranza e la presunzione di ogni individuo come il sole dissolve la nebbia mattutina.

16/6/2018 Vivete con Amore, nell’Amore e per l’Amore. Soltanto allora il Signore, che è l’Amore Divino personificato, vi concederà tutto ciò di cui avete bisogno sebbene non abbiate chiesto niente; Lui lo sa, è come la Madre che non aspetta di sentire il pianto del bambino per nutrirlo. Il Suo Amore è molto grande e profondo: Egli anticipa ogni bisogno e accorre con l’aiuto che serve. Voi siete ansiosi di sapere quando Io ricomincerò a darvi le interview (colloqui privati) così che possiate sottopormi la lunga lista di aspirazioni o desideri che avete portato. Questi desideri si moltiplicano senza fine: l’appagamento di uno di essi porta a un’altra lista. Sforzatevi di raggiungere lo stadio in cui ciò che conta è soltanto il Suo volere e voi siete uno strumento nelle Sue Mani. Quando siete colmi d’amore per Dio, conseguite Sarupya e Sayujya (somiglianza della Forma e fusione in Dio): sforzatevi per quel compimento e non per successi minori.
Discorso Divino, 15 maggio 1969
Tenetevi lontani dall’ascolto impuro, dalle azioni impure, dal parlare impuro e dai pensieri impuri.

17/6/2018 Le forme di adorazione, la fraseologia o lo stile con cui ci porgiamo possono variare ma tutte le religioni hanno un compimento comune. La stessa circolazione sanguigna irrora tutti gli arti del corpo e la stessa Corrente Divina vivifica tutto l’universo. Visualizzare l’Architetto supremo, il Progettista incomprensibile, il Donatore invisibile della vita: questo si intende per comprensione della paternità di Dio e della fratellanza tra gli uomini. Non restate invischiati nelle faccende della vita; nella lotta per la sopravvivenza e il successo, non dimenticate Dio che ha reso possibile la vita. Dopo aver preparato il campo del cuore eliminando le erbacce, spargete i semi dell’Amore e innaffiateli con la fede affinché crescano e diano i fiori della forza d’animo; allora ricaverete i frutti della Pace. Questo è il compito, questo è il dovere, questa deve essere la vostra promessa solenne!
Discorso Divino, 7 luglio 1968
Arrabbiarsi richiede lo sforzo di un istante ma conseguire la pace e rimanere indifferenti agli alti e bassi della vita è il risultato di anni di pratica del Vedanta.

18/6/2018 Voi provenite da molte nazioni e aderite a culture, tradizioni, lingue, modi di vestire e di nutrirvi diversi ma questa varietà non deve occultare alla vista l’unità della Divinità inerente a tutti voi. Oggi, il mondo è afflitto da grandi problemi e da paure dilaganti: paura della guerra, della carestia, dei terroristi indemoniati, dei problemi razziali, dei conflitti regionali e religiosi, della crescita economica, della sopravvivenza, dell’indisciplina degli studenti, degli scontri interreligiosi, della frenesia, del fanatismo, dell’assalto al potere e dell’egoismo estremo. L’unico rimedio per questa paura strisciante è l’attitudine al non-attaccamento (Vairagya); la paura è inevitabile quando si prova attaccamento per il complesso corpo-mente e per la limitazione di io-e-mio. La consapevolezza non-dualistica (Advaita) del fatto che ciò percepiamo è soltanto una sovrimpressione della mente sulla Realtà, è il rimedio migliore. Il servizio è la sadhana più efficace.
Discorso Divino, 21 novembre 1985
Voi dovete tutto ciò che siete alla società quindi siete tenuti a esprimere gratitudine facendo servizio sociale.

19/6/2018 Terreste ferma nell’autorimessa una macchina che funziona bene ed è dotata di tutti gli accessori? La macchina serve soprattutto per viaggiare: non ci salireste per guidarla? Per il corpo umano è la stessa cosa, la nascita come essere umano vi è stata data per uno scopo grandioso: portare a manifestazione il Dio interiore. Procedete verso quello scopo, imparate a usare le facoltà del corpo, dei sensi, dell’intelletto e della mente per progredire e raggiungere la meta. Al fine di conseguire questo compimento meraviglioso, dovete muovere un passo dopo l’altro. Le buone azioni, come l’adorazione rituale, la ripetizione dei Nomi santi, la meditazione, l’osservanza dei voti, ecc., sono i passi; anche i pensieri buoni e la preghiera, per una maggior discriminazione e più opportunità di servire il prossimo, aiutano. Ripulite la mente lentamente ma con fermezza, affinate l’intelletto, purificate i sensi e ottenete la Grazia del Signore. Siete venuti qui spronati dall’Amore Divino: nutrite e dividete con tutti quell’Amore privo di ego.
Discorso Divino, 18 febbraio 1966
Voi siete tutti scrigni dell’Amore Divino; esprimete quell’Amore in atti di servizio, parole di empatia e pensieri compassionevoli.

20/6/2018 Osservate Me: che beneficio posso ricavare da tutta la Mia attività, Io che concedo tutti i risultati a tutte le attività a seconda di cosa meritano? Eppure voi Mi trovate impegnato dall’alba al tramonto e dal tramonto all’alba. Io finisco il pranzo e la cena in pochi minuti per insegnarvi il valore del tempo, Mi impegno nei dettagli più piccoli delle varie componenti del lavoro perché cerco di costituire un esempio di attenzione meticolosa e previsione attenta di tutte le evenienze. Io so che molti di voi sciupano ore nell’ozio sprecando tempo prezioso in pettegolezzi vani, discorsi e discussioni inutili. Se traducete in azioni la conoscenza del fatto che Dio è dovunque come testimone di ogni atto e Lo vedete in ogni essere che incontrate e servite, sarete ricompensati certamente con la Visione del Signore. Se avete questa opportunità splendida, non lasciatevela sfuggire per ignoranza o negligenza. Il modo migliore per ottenere la Grazia è quello di obbedire alle istruzioni, seguire i consigli e accettare il controllo esercitato con un infinito di Amore.
Discorso Divino del 22 Novembre 1965.
Offrite il servizio e ricevete Amore: questa è la ricetta migliore per sperimentare il Divino.

21/6/2018 La maggior parte delle persone si dedica al canto dei bhajan, all’adorazione e alla meditazione ma questi sono soltanto esercizi fisici! Chiedetevi sinceramente: la mente si è elevata in seguito a queste attività? Il vostro cuore si commuove durante l’adorazione? No! Quindi voi continuate a rimanere al livello umano, non salite a quello divino. Un poeta famoso chiedeva: “Può un lago riempirsi se c’è soltanto una spruzzata di pioggia? Può la sete essere alleviata con poche gocce d’acqua? Si può riempire la pancia trattenendo il respiro con forza? Si possono avere dei tizzoni accesi bruciando dei fili d’erba?” Se c’è bisogno di brace, bisogna bruciare dei ciocchi, soltanto degli acquazzoni abbondanti possono riempire un lago fino all’orlo, solamente un bicchiere d’acqua fredda può liberare una persona dalla sete, niente meno di questo. Il cuore deve essere offerto totalmente, la devozione deve colmarlo e inondarlo se volete elevarvi alla Divinità!
Discorso Divino del 8 Gennaio 1983.
Mettetevi al collo la collana di gemme della Devozione e saturate ogni pensiero, parola e azione di Amore Divino.

22/6/2018 Due cose disegnano la mente: ciò che è benefico e ciò che è piacevole. Preferite il benefico al piacevole perché quest’ultimo può condurvi sulla via scivolosa che finisce nel pozzo senza fondo. Vibishana parlò del benefico a Ravana ma questi porse orecchio al piacevole che il suo ministro adulatore gli suggeriva. Egli decise il proprio destino preferendo il piacevole al benefico. Il medico vero è interessato a curarvi da tutte le malattie per cui vi consiglia il benefico che ristabilirà la vostra salute. Il guru è un medico simile; ubbiditegli anche se la prescrizione è sgradevole perché ne sarete curati. Le persone soffrono della febbre dei sensi e cercano le medicine fittizie dei divertimenti, dei piaceri, delle merende all’aperto, dei banchetti, dei balli, ecc. soltanto per scoprire che la febbre non cala. La febbre può calare soltanto se il virus nascosto viene reso inoffensivo. Quel virus morirà solamente quando i raggi della saggezza gli cadranno addosso.
Discorso Divino del 16 Marzo 1966.
La pace mentale vera non ha alti né bassi, non può essere parziale nelle avversità e totale nella prosperità.

23/6/2018 La vita è una lotta contro i nemici, una battaglia contro gli ostacoli, contro le tentazioni, le privazioni e le esitazioni; questi nemici sono dentro di noi quindi la battaglia deve essere incessante, perpetua.. I vizi della lussuria, dell’avidità, dell’odio, della malignità, dell’orgoglio e dell’invidia drenano l’energia e la fede di ogni essere e lo conducono a una fine prematura come un virus che prospera nella circolazione del sangue. Voi dovete sforzarvi di analizzare il vostro carattere per scoprire i difetti che lo infettano; non provate ad analizzare quello degli altri per trovarli in loro. Questa auto-analisi è veramente necessaria per portare alla luce i difetti che possono compromettere il progresso spirituale. Le persone acquistano i vestiti di colore scuro perché non si noti la polvere e lo sporco, non scelgono i vestiti bianchi che mostrano chiaramente le macchie. Voi non dovete tentare di nascondere la sporcizia nell’oscurità: vergognatevi delle vostre impurità e sforzatevi di mondarle velocemente.
Discorso Divino, 16 marzo 1966
La virtù è forza, il vizio è debolezza.

24/6/2018 Venerate il Signore e offriteGli gli otto fiori della non-violenza, del controllo dei sensi, della compassione per tutti gli esseri, della forza d’animo, della pace, delle austerità, della meditazione e della verità. Se usate altri fiori, la devozione dura soltanto finché non lasciate la stanza in cui si trova l’altare! Quando attraversate la soglia di quella stanza, la rabbia, l’odio e l’ansia tornano a dominarvi e degradarvi. Come potete conquistare la grazia di Dio se non sviluppate le qualità corrispondenti agli otto fiori? Se aderite per trecentosessanta quattro giorni alla falsità, quale bene potete ricevere dal venerare il Signore Satya Narayana il trecento sessantacinquesimo giorno dell’anno? Se affermate di essere devoti di Sai, dovete giustificare l’affermazione coltivando quei fiori di virtù e offrendoli a Dio.
Discorso Divino, 6 ottobre 1981
Arrabbiarsi richiede lo sforzo di un istante ma conseguire la pace e rimanere inalterati negli alti e bassi della vita è il risultato di molti anni di pratica del Vedanta.

25/6/2018 Ci sono due ostacoli che impediscono il progresso spirituale a dispetto degli sforzi preziosi. Il primo è la tendenza a paragonarvi agli altri. Questo è molto sbagliato. Non ci sono due individui uguali tra loro, persino due gemelli identici crescono in modo diverso. Ci sono miliardi di persone sulla terra; qual è lo stampo che ha dato un’impronta originale a ognuno? È la Gloria di Dio. Dio crea ogni individuo con natura, pregi, potenzialità e destino propri. Come può quindi alcuno paragonarsi ad altri ed esaltarsi o disperarsi? Come potete provare l’orgoglio di essere migliori di altri? Il secondo ostacolo è l’abitudine di giustificare i propri difetti, razionalizzare gli errori ed evitare la responsabilità di affrontarli apertamente per correggerli. Queste due attitudini evidenziano l’ignoranza e predispongono a fallimenti ulteriori. Tutti provengono dalla stessa Sorgente che è Dio. Ricordate che tutti siamo amici e parenti tramite Dio dal quale tutti veniamo!
Discorso Divino, 3 marzo 1983
Voi dovete tutto ciò che siete alla società quindi siete tenuti a esprimere gratitudine facendo servizio sociale.

26/8/2018 Arjuna divenne idoneo alla guida spirituale della Gita, impartita dal Signore Stesso, in quanto manifestò lo scoraggiamento, la rinuncia, l’affidamento totale e l’unidirezionalità che sono essenziali per assimilarne il grande messaggio. Quando il vostro agognare la liberazione diventa veramente intenso, voi guadagnate il diritto di mettere da parte le convenzioni sociali, i regolamenti e i codici di condotta mondani che non sono funzionali a quello scopo supremo.. Per questo, Prahlada può abbandonare suo padre, Bhishma può opporsi al Guru, Mira può lasciare il marito e Shankaracharya può servirsi di un sotterfugio nel rivolgersi a sua madre. Se avete raggiunto quello stadio, chiedete con tutto il cuore. Acquisite il gusto per la liberazione! Cantare i nomi di Dio è la strada migliore e può essere praticata sempre e dovunque da tutti indipendentemente dal credo, dal genere, dalla casta, dall’età e dalla condizione economica e sociale; quel canto vi tiene in contatto costante con l’Infinito di cui vi trasmette la saggezza e il potere.
Discorso Divino, 16 marzo 1966
Per ottenere la liberazione e guadagnare la grazia di Rama, non basta ripetere il Suo Nome: dovete praticare i Suoi Principi.

27/6/2018 Il processo del vivere è come l’oscillare di un pendolo dai sorrisi alle lacrime; l’infanzia è troppo tenera e innocente, la gioventù è troppo piena di follie ed errori, la mezza età è confusa dai problemi e dai rimedi possibili e la vecchiaia trascorre nel dolersi dei fallimenti passati. Quando potrete assaporare un po’di felicità vera? Gioie e dolori sono il risultato del coinvolgimento della mente nell’effimero e nel banale. Il nocciolo di ogni essere vivente è Dio. Il sole non viene offuscato se i suoi raggi cadono su qualcosa di nocivo né il Sé subisce le conseguenze del fatto che la mente segua i sensi dovunque la conducano. Quando si acquista la consapevolezza del fatto che il Sé è Dio, non si può temere che la morte ci perseguiti. La fede è vita mentre l’assenza di fede è morte. Soltanto il corpo muore, il Sé Divino è oltre la nascita e la morte: se si è consapevoli di ciò, si è immersi nell’Ananda (Beatitudine divina).
Discorso Divino, 8 gennaio 1983
La natura è la veste di Dio, è la raffigurazione del Supremo..

28/6/2018 Le persone sono legate dall’azione (karma) e ne sono sostenute; per mezzo dell’azione, esse possono ottenere qualsiasi cosa. I loro traguardi sono dovuti all’abilità nel compiere azioni e le azioni compiute avranno le conseguenze appropriate: nessuno può sfuggire alle conseguenze delle proprie azioni quindi agite bene, concepite pensieri buoni e frequentate buone compagnie per essere ricompensati in futuro. La pianta e i suoi frutti saranno com’è il seme perciò impegnatevi in azioni buone fin dalla giovinezza. Quali sono le azioni buone? Sono le azioni che piacciono a Dio. Se fate le azioni che piacciono a Dio, avrete anche la ricompensa che piace a voi! Per ciò, le scritture ci insegnano a eseguire tutte le azioni per compiacere Dio. Quando voi offrite tutte le azioni a Dio, il vostro cuore diviene sacro e potete condurre una vita pacifica. Per mantenere il cuore sacro, praticate le tre “P” di Purezza, Pazienza e Perseveranza con determinazione forte e costante.
Discorso Divino, 22 aprile 1993
Un cuore sacro si ottiene praticando incessantemente la Purezza, la Pazienza e la Perseveranza.

29/6/2018 Nutrire pensieri buoni è Dharma. Se noi proteggiamo il Dharma, il Dharma ci protegge; se voi nuocete al Dharma, il Dharma vi nuocerà! La mente ci protegge quando genera pensieri buoni ma può anche danneggiarci. Come? Ci fa danno con i pensieri cattivi! Per questo, la mente è responsabile di tutte le nostre difficoltà, dei problemi e dell’infelicità quindi mantenete la mente pura e libera dai pensieri cattivi. Nel momento in cui un pensiero vi sorge nella mente, usate la discriminazione per capire se sia buono o cattivo. Se cominciate questo tipo di analisi, la velocità dei pensieri diminuirà; se invece agite immediatamente seguendo i pensieri, la loro velocità aumenterà. Prendetevi quindi il tempo di controllare il processo del pensiero tramite un’analisi accurata. Prima indagate, poi agite. Partite presto, guidate piano, arrivate in sicurezza; se rallentate i pensieri, arriverete certamente con sicurezza!
Discorso Divino del 7 Aprile 1993.
Dirigete la mente, regolate la condotta, mantenete il cuore retto e limpido: così otterrete la Grazia di Dio.

30/6/2018 Gli amici moderni vi vengono vicini dicendo “ciao, ciao” finché avete denaro in tasca e vostro padre è una persona influente ma quando le tasche sono vuote e vostro padre è andato in pensione, vi lasciano immediatamente. Dio non è così, Egli è sempre con voi, in voi, sopra e sotto di voi. Dio è il vostro amico vero. Soltanto Dio vi proteggerà nelle difficoltà e sarà sempre con voi. Dio è l’incarnazione della beatitudine eterna e della saggezza assoluta, è oltre le paia di opposti, è espansivo e pervadente come il cielo, non vi abbandona mai. Fate amicizia con un vero Amico simile: soltanto allora la vostra vita di essere umano diventerà utile. Quando avrete un Amico così, non vi mancherà mai niente, preoccupazioni e difficoltà non potranno infastidirvi e sarete sempre beati.
Discorso Divino, 7 aprile 1993
Soltanto Dio è un amico e benefattore completamente privo di ego.