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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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discorsi:1969:19691018

19691018 - 18 ottobre

Discorso Divino di Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba

Soldati e generali

[1] Dio vi ha donato questa grande opportunità, questo mondo fantastico da utilizzare come una palestra per sviluppare la pace mentale e da usare come conio per convertire il vile metallo in moneta pregiata. Dovete quindi mostrargli riconoscenza per l’elargizione di tanta grazia! Persino gli insetti hanno questo senso di gratitudine! Una formica si trovò ad essere su una foglia secca trasportata dalla corrente di un fiume e dal suo minuscolo cuore implorò Dio affinché andasse in suo soccorso. Allora Dio indusse un nibbio che stava volando sul fiume a raccogliere la foglia con il becco scambiandola per un pesce o una rana! In seguito l’uccello rimase molto deluso, mentre la formica fu felice di atterrare sulla terra ferma! Essa pensò che Dio era venuto a salvarla nella forma di un nibbio, così decise di essere grata a tutti gli uccelli. Un giorno la formica, durante il suo giro giornaliero, vide un cacciatore che stava puntando una freccia contro un uccello, allora lo morsicò al calcagno proprio nel momento in cui stava scagliando il dardo mortale. Il cacciatore sbagliò la mira e l’uccello volò via illeso. La formica aveva così ripagato il suo debito. Anche l’uomo deve pagare i suoi debiti. Egli è pesantemente indebitato per tutto il bene, il vero ed il bello di cui è dotato. Se ascolta un discorso, deve ripagare il suo debito riflettendo su quello che è stato detto e mettendo in pratica almeno alcuni dei suggerimenti dati. Il cibo deve essere digerito in modo che possa rinvigorire il flusso sanguigno e trasformarsi in coraggio, abilità e vigore. Il mondo in cui l’uomo è nato deve essere osservato e studiato con attenzione e discernimento; in questo caso, la parola ‘mondo’ significa tutto ciò che non è «Io», ovvero tutto quello che l’«Io» chiama «mio»: il corpo, i sensi, la mente, l’intelligenza.

[2] Dio è ovunque, è tutto, così sembra che non sia in nessun posto e che non sia in niente! Ma con quale autorità potete negare o accettare? Non potete negare la Verità, l’Amore o la Saggezza. Dio è Amore, Potere, Verità, Conoscenza Suprema e Bellezza. Se accettate l’Amore, accettate Dio. La tenera pianta della spiritualità può crescere solo nel campo dell’Amore. Non può certo svilupparsi nella terra arida e senza amore del cuore umano. Eliminate dai vostri cuori ogni traccia di salinità aggiungendo al terreno il componente prezioso del Nome di Dio. Innaffiatelo poi con la fede e piantate i germogli della Divinità; abbiate la disciplina come recinzione e la costanza come pesticida. In tal modo potrete ottenere il ricco raccolto della Saggezza o Conoscenza, che vi libererà per sempre da ogni lavoro di coltivazione. Coloro che deridono le persone che cantano i bhajan, che visitano i templi o che ascoltano i discorsi divini, non ne hanno assaporato la bontà e per questa ragione hanno dei pregiudizi. Abbiate pietà di loro perché non sanno che cosa perdono. Tuttavia queste persone aiutano il ricercatore nell’ostacolare le sue aspirazioni! Molti mi pregano: “Baba! Metti fine agli inganni di questi miscredenti!” Invece Io so quanto utili siano questi calunniatori. Quando il miglio è cresciuto e ha raggiunto una certa altezza, il contadino zappa il terreno attorno alle piante. Potreste temere che rovini il miglio danneggiandone le radici, ma in realtà quell’operazione aiuterà la pianta a crescere più robusta; anche certi alberi da frutta devono essere potati spesso! L’opposizione, la critica e persino la condanna totale sono necessarie per confermare, consolidare e promuovere la fede vera. Le prove non fanno che approfondire la convinzione. A cosa serve avere un naso che cada al primo starnuto?

[3] Alcuni invocano Dio solo quando hanno delle pene. Un detto Telugu dice: “Quando arriva il dolore, fate una visita al Signore Venkataramana!” Fino a qualche tempo fa, i pellegrini salivano i numerosi gradini che conducevano ai sette colli fino al tempio di Venkataramana invocando ‘Govinda! Govinda!’ nella speranza che le gambe li reggessero. Ora invece ci sono strade che arrivano fin davanti alla porta del tempio, con auto e pullman che portano i pellegrini direttamente alla divina presenza! L’unico dolore che ha la gente oggi è il mal di stomaco per l’eccesso di cibo e la mancanza d’esercizio! Come può Dio rivelarsi se gli aspiranti arrivano alla Sua Presenza con auto lussuose e restano attaccati alle loro abitudini sfarzose e voluttuarie? Anelate a vedere Colui che risiede nel tempio del corpo, non a mantenere il corpo comodamente al riparo, in forma e nella bambagia grazie a costose agiatezze. Ci sono alcuni ricercatori moderni che non vogliono superare la soglia di casa, né spendere neanche un centesimo, né muovere un muscolo, tuttavia chiedono che l’auto-realizzazione cada loro in grembo facilmente, dal Guru o da Dio, pensando di poterli manipolare o persuadere; e ci sono certi guru che offrono i loro servizi a questi ricercatori solo per farsi un bel gruzzolo!

[4] Voi potreste lamentarvi che Dio è severo e senza cuore poiché non risponde alle vostre preghiere, non vi dà segni dalle Sue foto o non vi fa sentire la Sua voce in termini inequivocabili, calmandovi, rassicurandovi e consigliandovi. Ma lasciate che vi dica: Dio è Amore, Amore è Dio. La Sua Forma è Prema, Amore puro, la Sua natura essenziale è Ānanda, Beatitudine, e la Sua energia vitale è Satyam, Verità. Se persino le scogliere rocciose rimandano l’eco della vostra voce e rispondono quando piangete, non risponderà forse il cuore di Dio che è il più tenero, il più dolce e colmo d’Amore? Se non c’è risposta, dovete dedurre che c’è qualcosa d’inadeguato nella vostra invocazione. Può essere che sia vacua, insincera, una semplice messa in scena, formulata secondo un certo modello, rivolta a qualcuno estraneo che si pensa sia lontano e distante, come un tiranno o un padrone. Sappiate che Dio è il più caro e il più vicino a voi, così caro e vicino come il vostro stesso cuore, quindi pregatelo! Sicuramente la Sua risposta sarà immediata. Cento uomini così eleverebbero l’intera terra. Potreste avere un grande esercito con una moltitudine di soldati, ma essi saranno utili solo se i pochi generali che li comandano sanno dove sono ubicati, come devono procedere e come sconfiggere il nemico del quale hanno compreso i punti di forza e di debolezza. Moltitudini di persone cantano, recitano, adorano, rendono culto, lodano e si prostrano, ma questi sono solo i soldati. Coloro che credono, che hanno fede e mettono in pratica la disciplina, ebbene questi sono i generali nei quali il Signore confida. Il futuro di questo sacro Paese è nelle mani di quei pochi che praticano le discipline spirituali e che sono d’esempio agli altri per quanto riguarda la beatitudine che si può trarre da tali dottrine. Solo queste persone possono stabilire Prashānti, la Pace suprema, e sconfiggere l’ansietà e l’inquietudine. Ogni giorno continuo a battere sulla necessità di avere una fede incrollabile e di praticare la disciplina. Questo può risultare fastidioso per alcuni di voi, tanto che a volte penso di aver parlato abbastanza e che sia ora di lasciarvi un po’ di riposo, ma ben presto questa decisione è superata dalla compassione! Così mi trovo qui a parlarvi nuovamente! Come afferma il maestro di musica, voi conoscerete a fondo la melodia solo se farete sforzi costanti per riprodurla. Non si può fare altrimenti! In un angolo di qualche cuore, almeno una frazione dei Miei consigli può avere messo radici e può trasformare la vita quotidiana, le attitudini e le emozioni delle persone che sono state influenzate dalle Mie parole.

[5] Quando piove a dirotto molti si deprimono, si sentono a disagio e si lamentano del cattivo tempo perché non possono spostarsi facilmente! Ma considerate i benefici duraturi che genera la pioggia! Durante questi ultimi tre giorni è piovuto molto e alcuni mi hanno detto: “Swami perché non fai in modo che la pioggia non disturbi l’andamento tranquillo delle attività che si svolgono qui?” Queste sono questioni insignificanti, per le quali non bisogna dimenticare gli interessi più importanti. In realtà, il rito sacrificale che è stato celebrato aveva lo scopo d’indurre gli Dei a mandare la pioggia, quindi l’obiettivo è stato raggiunto! La pioggia promuove la prosperità e favorisce i raccolti. Il rito sacrificale che i bramini hanno officiato qui è stato eseguito in stretta osservanza delle prescrizioni vediche e così, mentre il rito è ancora in atto, i venti hanno radunato le nuvole cariche di pioggia!

Prashānti Nilayam, 18.10.1969

discorsi/1969/19691018.txt · Ultima modifica: 2016/07/15 13:27 da sathyamax