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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2009:200903

03 - Marzo 2009

Pensieri del giorno di Sri Sathya Sai Baba

Marzo 2009

1.3.09 La Bhagavad Gita non vi suggerisce di cogliere una foglia, un fiore o un frutto da qualche pianta e metterlo davanti a Dio né vi chiede di portare acqua da un pozzo, un fiume o una fontanella sulla strada. La foglia che dovete offrire è il vostro stesso corpo che, come la foglia, germoglia verde, declina ed infine cade dal ramo. Il fiore è il cuore liberato dai parassiti della lussuria, della rabbia, dell’avidità, dell’attaccamento, dell’orgoglio, dell’odio ecc. Il frutto è la mente, la successione dei suoi desideri, che deve essere dedicata a Dio. L’acqua è il ruscello di lagrime che sgorga dagli occhi quando si è in beatitudine estatica nella contemplazione della Sua gloria. L’offerta di queste quattro è il vero atto di affidamento totale (Sharanagathi). Baba

2.3.09 La devozione (Bhakti) non consiste nell’indossare abiti color arancione, nell’osservare i rituali ecc. Un cuore puro, la contemplazione ininterrotta di Dio, il sentire che tutto è Creazione di Dio e quindi Uno, il distacco dagli oggetti dei sensi, l’abbracciare tutti con amore equanime, il praticare la verità nel parlare; queste sono le caratteristiche della devozione. Baba

3.3.09 Qual è la ragione dell’infelicità delle persone di tutto il mondo? Esse hanno dimenticato la base Divina della Creazione, hanno trascurato il Principio Unico Assoluto che sottende tutta la Creazione. Tutte le vite vissute senza fede e devozione verso l’Unico Dio Supremo sono inutili, le vite trascorse senza aver gustato il nettare del Principio Divino sono opportunità sprecate. Dio ha dato all’uomo gli strumenti per sviluppare l’intelletto e la discriminazione; se egli li usa bene e cerca di raggiungere la Divinità in se stesso, Dio gli darà in aggiunta delle capacità nuove e le sorgenti del potere perché Egli è sempre pieno di grazia per gli aspiranti. Baba

4.3.09 La salute è il primo ed indispensabile requisito necessario a ottenere il successo in tutti gli aspetti della vita e a realizzare i quattro ideali che guidano la vita umana: il vivere morale, la prosperità, il soddisfacimento dei desideri benefici e la liberazione dalla sofferenza. L’uomo cerca di vivere felicemente e pacificamente ma la felicità e la pace non si ottengono per mezzo delle attività secolari. Il corpo, che desidera essere in salute ed al sicuro, è soggetto alla malattia, all’invecchiamento ed alla morte mentre l’Abitante interiore, il Sé, non è nato né muore. Il corpo è il tempio di Dio per cui è dovere dell’uomo mantenerlo in buone condizioni. Baba

5.3.09 Solamente gli alberi cresciuti nel terreno fertile possono produrre frutti buoni; quelli che sono cresciuti nel terreno salmastro daranno soltanto frutti di qualità scadente. In egual modo, solamente nei cuori che sono puri ed immacolati possono crescere e brillare virtù e sentimenti santi come la verità, la compassione, la tolleranza e l’altruismo. Come il contadino dura fatica per coltivare il suo campo, il devoto (Bhakta) deve sforzarsi per coltivare il Nome del Signore nel suo cuore al fine di mietere il raccolto: Dio Stesso. Baba

6.3.09 La rettitudine e la saggezza spirituale (Dharma e Jnana) sono due occhi dati all’uomo affinché scopra la sua Divinità. Il Dharma indica la via corretta che ogni individuo, gruppo o società dovrebbe seguire; esso distrugge chi lo viola e protegge chi lo protegge. Le scritture hanno dichiarato che “Dove c’è il Dharma c’è la vittoria”. Non c’è Dharma più grande della Verità; l’edificio del Dharma è costruito sulle fondamenta della Verità. La giustizia (Nyaya) è un attributo essenziale del Dharma; un individuo, una società o una nazione rifulgono di gloria soltanto quando aderiscono alla giustizia. Proprio come si acquisisce il benessere economico esercitando la propria professione, bisogna acquisire merito e Grazia Divina aderendo alla moralità (Nithi) e al Dharma. Baba

7.3.09 Ognuno è soggetto a commettere errori senza esserne consapevole. Per quanto luminoso sia il fuoco, è inevitabile che ne esca del fumo nero; per quanto buone siano le azioni che un uomo può fare, ad esse sarà mischiata una traccia di malvagità. Bisogna sforzarsi per ridurre il male al minimo in modo che il bene sia progressivamente di più. Baba

8.3.09 Generalmente, noi consideriamo la prova della percezione diretta (Pratyaksha Promana) come il più importante tipo di evidenza: noi siamo in grado di vedere il nostro corpo per cui sappiamo che esiste. La deduzione (Anumana) è un’altra forma di prova: noi vediamo del fumo in cima ad una collina distante e, da quel fumo, deduciamo che ci debba essere del fuoco. Nonostante vediamo soltanto il fumo, deduciamo che vi sia il fuoco. Dedurre l’esistenza del “non visibile” dalla presenza di ciò che si vede è la prova deduttiva (Anumana Pramana). Questi metodi di determinazione dei fatti sono però applicabili solamente all’universo esteriore; per determinare il Principio Divino, dobbiamo dipendere dalla sola prova delle parole (Shabdha Promana) dei Veda. Baba

9.3.09 Noi non siamo capaci di comprendere lo spirito (Atma) direttamente; noi crediamo nell’esistenza dell’Atma in forza delle affermazioni fatte dai grandi saggi che ne hanno avuto l’esperienza e lo hanno rivelato tramite i loro insegnamenti. Quando il Divino viene descritto come l’Uno senza attributi, eterno, puro, libero e brillante di luce propria, questa descrizione non ci rende Dio visibile; é soltanto quando abbiamo raggiunto lo stato di Brahman che la Sua esistenza ci viene convalidata. Baba

10.3.09 Ogni essere umano dovrebbe condurre la vita in modo da non causare dolore ad alcun essere vivente. Voi dovete valutare attentamente le conseguenze delle vostre parole ed azioni. Comunque vogliate che gli altri vi amino e rispettino, dovete voi amarli e rispettarli per primi; soltanto allora gli altri vi restituiranno amore e rispetto. Se invece, senza amare e rispettare gli altri, lamentate che gli altri non vi trattino bene, giungete ad una conclusione errata. Baba

11.3.09 Il vero criterio della condotta morale è l'armonia fra i propri pensieri, le proprie parole e le proprie azioni. La moralità consiste nell'agire in conformità alle regole dettate dalla società, per un individuo od un gruppo, in un tempo ed in un luogo particolari. Di tutti i valori umani i più importanti sono tre e, di questi, il più importante è l'Amore per Dio. Dove c'è Amore c'è sacrificio e là nasce la purezza del cuore. Ci dovrebbe essere una fusione dell'Amore, del sacrificio e della purezza, che non sono mere qualità umane e che sono essenziali per un essere umano quanto, per il corpo, lo sono la testa, le mani e le gambe. Tali qualità sono organi vitali per un essere umano e senza questi attributi nessuno è un essere umano completo. Baba

12.3.09 Sathya (la Verità) viene realizzata tramite la disciplina spirituale (Sadhana) della lingua. Il retto vivere (Dharma) viene realizzato dalla disciplina spirituale dell'individuo attraverso la retta condotta in rapporto alla società. L'uomo può ottenere l'Equanimità e la Pace (Shanti) tramite la disciplina della mente. L'Amore (Prema) trascende il pensiero, la parola e l'azione; considerarLo un modo di parlare, un'attitudine della mente o un tratto fisico corrisponde a sminuirLo. L'Amore è Dio; Dio è Amore. L'Amore Divino non è facilmente comprensibile, non ha traccia di egoismo e non viene guidato da motivi occulti. Baba

13.3.09 Non rallegratevi mai se venite lodati, né sentitevi depressi se venite biasimati. Siate leoni spirituali, che non vengono toccati né dalla lode né dal biasimo. Siate allegri e sorridenti in tutte le circostanze. La depressione, il dubbio e la vanità sono dannosi per l'aspirante spirituale ma se compaiono quando la devozione di una persona si è ben stabilizzata ci se ne può liberare facilmente. Baba

14.3.09 Le Upanishad dichiarano che 'Dio è l'Essenza'. Questo significa che Dio è presente in forma sottile ovunque, come lo zucchero lo è nella canna da zucchero ed il burro nel latte. Sebbene sia difficile avere una diretta percezione di Dio, la Sua presenza può essere sperimentata in molti modi. Il gusto dolce nello zucchero, il sapore aspro nel frutto della limetta e quello amaro nella foglia di margosa (nim) testimoniano tutti la presenza del Divino. Baba

15.3.09 Quando vedete una montagna, una cascata od una foresta vi sentite felici, perché esse proclamano tutte la Presenza del Divino. La luce risplende, le stelle brillano, il sole arde ed i pianeti ruotano secondo le loro orbite: tutti questi fenomeni sono manifestazioni del Divino. Se si comprende la natura della fiamma si capisce anche la natura del fuoco ed esaminando una goccia d'acqua si può capire la natura del Gange. Allo stesso modo, se comprendete la vera natura dell'uomo (Manavathvam), potete capire la Divinità (Daivathvam). Baba

16.3.09 Il carattere è il vero ornamento dell’uomo; la perdita di questo ornamento è la fonte di tutta la sofferenza ed infelicità. L’uomo non si rende conto dello scopo per cui Dio lo ha creato. La Creazione di Dio è fertile di verità profonde, di misteri e ideali ma l’uomo ha dimenticato questi ideali ed è incapace di apprezzare il significato della sua eredità. Di tutti i poteri nel mondo, quello dell’uomo è il più grande; egli da valore ad ogni cosa in questo mondo ma è incapace di riconoscere il proprio valore. Baba

17.3.09 Voi dovete comprendere che il canto devozionale (Bhajan), la ripetizione del Nome di Dio (Namasmarana) e l’adorazione rituale (Puja) non si fanno per compiacere o propiziare Dio ma per il proprio progresso spirituale. Spesso, le persone lusingano i ricchi ed i potenti, specialmente nell’ambiente di lavoro o quando sono in obbligo con loro per qualche aiuto prezioso, per indurli ad elargire dei doni ma Dio non spande la grazia sulla gente perché questa canta le Sue lodi né la rimprovera perché non Lo deifica. Il meditare sugli attributi Divini ci rende capaci di albergare ideali elevati e ci porta più vicino alla Divinità che è la nostra natura. Baba

18.3.09 Il ricordo di Dio e la ripetizione del Suo Nome sono l'unico mezzo di liberarsi accessibile a tutti. La gente tende a trattare con leggerezza il Nome del Signore, non realizzandoNe la potenza. In Esso è contenuto il potere dell'intero Universo. Dovete capire bene il significato del Nome ed usarLo nel modo giusto. Il canto dei Bhajan è un'attività efficace, mediante la quale il desiderio (Kama) e la rabbia (Krodha) possono essere tenute lontane. Baba

19.3.09 Il dovere di ogni uomo è realizzare lo scopo della vita ed usare il tempo nell’esecuzione dei propri compiti per santificare l’esistenza. Purché ne abbia la volontà, non c’è niente che l’uomo non possa ottenere in questo mondo ma, prima di intraprendere qualunque iniziativa, egli deve avere coscienza delle proprie doti e abilità. Il genere umano ha acquisito la capacità di esplorare le stelle o camminare sulla luna ma non è stato capace di comprendere la sua vera natura ed è diventato ignorante della sua unità con la consapevolezza universale. Questa consapevolezza non è relativa alla conoscenza del mondo esteriore; essa può essere sperimentata soltanto volgendo la visione verso l’interno. Solamente avendo la consapevolezza integrale l’uomo percepisce correttamente e solamente questa visione integrale può dare la beatitudine. Baba

20.3.09 Il vero luogo di residenza di Dio è il cuore dell’uomo, non avete bisogno di andare in giro a cercarLo. L’incapacità di riconoscere la vostra divinità innata è ignoranza (ajnana); dovete chiedervi la ragione di questa ignoranza. Questo accade principalmente perché, per tutta la vita, voi seguite il cammino esteriore (Pravritthi Marga) sotto l’influenza degli organi di senso che sono attratti dagli oggetti esterni. Voi non fate alcuno sforzo per seguire il cammino interiore (Nivritthi Marga) per cui siete totalmente assorbiti dalle attività esteriori e state trascurando completamente il sentiero interiore. Voi vedete il tutto da un punto di vista secolare e non riconoscete la Divinità che lo pervade; per percepire questa Divinità, dovete fare lo sforzo di cambiare la vostra visione dall’esterno all’interno. Baba

21.3.09 Voi siete tutti l’indistruttibile Atma, niente vi deve scoraggiare. Se sognate, soffrite per il fuoco, per le inondazioni, le offese, le perdite di denaro ecc. ma, una volta svegli, non ne siete affatto danneggiati. Quando questi eventi accadono durante lo stato di veglia, vi rattristate ma lasciate che vi dica che, dallo stato di Realizzazione, anche lo stato di veglia è privo di validità; non è certamente il “voi” reale che soffre. Abbandonate l’illusione di essere l’entità fisica e divenite veramente liberi. Baba

22.3.09 Dio è la base di tutto; Egli è onnipresente ed onniscente e pervade tutta la creazione. Chi può dire che soltanto questo è Dio (Brahman) e quello no? La sola entità esistente ed eterna è Brahman, il resto è del tutto evanescente. Proprio come senza il cotone non può esserci alcuna stoffa, senza Dio non può esserci il mondo. Non commettete l’errore di prendere questo corpo fisico (Deha) per reale: la realtà vera è la Divinità interiore (Dehi). Questa Divinità è oltre la nascita e la morte, l’Uno senza inizio né fine ed è il testimone eterno. Riconoscete questa verità. Baba

23.3.09 Il servizio a Dio è stato definito devozione (Bhakti). Il cuore del devoto trabocca d’amore per il Signore nel costante ricordo e nella recitazione del Nome: da questo fiume d’amore emerge la devozione. Chi è nutrito con il nettare della devozione non desidera nient’altro. Essere immuni dalla gioia e dal dolore, dal guadagno e dalla perdita, dalla lode e dal biasimo e rimanere fermi ed incrollabili nella fede è il segno della devozione vera. Le simpatie, gli attaccamenti e i desideri sono naturali nell’uomo ma queste qualità, quando sono dirette verso Dio e quando si è impegnati continuamente in buone azioni, acquistano purezza e sacralità; allora si diventa non soltanto una grande anima ma Dio stesso. Baba

24.3.09 Nithi significa moralità o retta condotta ed è il sentiero che conduce al Divino. Il buon carattere, la purezza dei pensieri, le azioni meritorie ed il sacrificio altruistico sono tutti compresi nel termine Nithi. Gli antichi consideravano Nithi fondamentale; in sua assenza, la società è mutilata. La moralità non è qualcosa che avete bisogno di imporvi, è la vostra qualità naturale e quindi coltivatela prima di ogni altra cosa; soltanto allora la Divinità sboccerà in voi. Il mondo intero prospererà quando l’uomo aderirà alla moralità. Dovunque siate, qualunque cosa facciate, considerate la moralità come la base della vostra vita; essa solamente dona una reputazione vera e duratura. Voi potete ottenere la Grazia Divina e la felicità soltanto se coltivate la moralità. Baba

25.3.09 Qual è lo scopo della vita umana? E’ quello di mangiare, bere, dormire, gustare un po’ di gioia e morire infine come ogni uccello o bestia? No, il fine è portare a piena manifestazione la Divinità inerente (Brahman); senza questo nessuno può raggiungere la pace. L’uomo deve ottenere pace e gioia immergendosi nella consapevolezza dell’Assoluto per Grazia Divina. Un aspirante deve prima praticare gli esercizi spirituali (sadhana) relativi all’aspetto di Dio con forma (Saguna); questo gli darà la concentrazione dopodichè potrà unire la sua mente con Dio senza forma (Brahman Nirguna). Baba

26.3.09 Acquisite la fede in Dio. Tutti i nomi sono Suoi, sia Rama, Krishna, Cristo, Allah o qualunque altro. Ogni uomo è l’incarnazione del Divino e relazioni umane vere possono svilupparsi soltanto quando si riconosca questa verità. Il primo stadio della realizzazione si verifica quando voi riconoscete “Io sono nella Luce”, dopo giungete a “La luce è in me” ed infine “Io sono La luce”. “Io” rappresenta l’amore e “Luce” rappresenta la Saggezza Suprema (Jnana). Quando l’Amore e la Luce diventano una cosa sola, c’è la Realizzazione. Baba

27.3.09 La felicità e il dispiacere devono essere sperimentati nella vita terrena perchè sono inevitabili come l’alba e il tramonto. Voi pensate che l’anno nuovo porti esperienze migliori ma questo non è corretto; è la mente ad essere responsabile del piacere e della sofferenza. Se la vostra mente è buona, voi troverete che tutto è buono. Senza la Grazia Divina, la vita stessa sarebbe impossibile per il genere umano. Anche le difficoltà che potete sperimentare sono doni del Divino. Voi siete incarnazioni del Divino che non è altro che beatitudine; essendo tali, non è da parte vostra una follia dire che siete addolorati e tristi per questo? Baba

28.3.09 Nel cercare la pace mentale, non dovreste essere interessati solamente alle vostre necessità. Tale ricerca, a parte l’essere indice di egoismo notevole, è anche vana: è possibile che un individuo trovi la pace separatamente dagli altri? Come potete voi aver pace da soli se tutto intorno c’è agitazione e caos? La vostra pace dipende da quella della famiglia, della società e del mondo; voi dovete coltivare il sentimento che la vostra pace è legata intimamente a quella del mondo. Gli antichi percepirono questa verità profonda e prescrissero la preghiera “Samastha Lokaha Sukhino Bhavanthu” (Possano tutti gli esseri di tutti i mondi essere felici). Baba

29.3.09 Vivete nella convinzione assoluta di essere l’Atma (il Sé, lo Spirito). L’Atma vede attraverso gli occhi, ode con le orecchie, manipola con le dita e si muove per mezzo dei piedi; è il “Voi” fondamentale che non si esalta in seguito alla lode né si lascia abbattere dal biasimo. Fino a quando sarete sopraffatti dalla paura e dall’ansia, non potrete portar niente a termine; siate coraggiosi! Sappiate di essere l’Atma, non questo corpo, e sarete liberi dalla paura. Dio può aiutarvi ad ottenere cose grandi ma soltanto se basate le vostre azioni sulla conoscenza vera e rimanete liberi dalla paura. Baba

30.3.09 La Bhagavat Gita indica l’imperturbabilità (Udhasinah) come una delle qualità del devoto che è caro al Signore. Questo significa che si deve essere completamente liberi dall’egoismo. Bisogna considerare il compimento dei propri doveri come l’unico scopo dell’esistenza; nel compierli, dobbiamo essere indifferenti alla fama ed al biasimo e non cercare alcun potere o posizione. Uno deve agire seguendo i dettami della coscienza senza preoccuparsi di altro e tutte le azioni vanno fatte con spirito di servizio disinteressato. Questa è l’importanza vera dell’essere imperturbabili. Baba

31.3.09 Gli impulsi mentali (Sankalpa) buoni possono far manifestare la parte migliore dell’uomo ed aiutarlo ad usare tutta la sua forza mentale per elevarsi. La bussola guida le navi per mare nella direzione desiderata; senza di essa, queste rischiano di naufragare contro gli scogli o gli iceberg. L’uomo deve navigare sicuro attraverso il mare dell’esistenza terrena (Samsara) per cui necessita di una mente calma e concentrata unidirezionalmente che lo guidi e lo protegga. Egli deve riconoscere gli impulsi mentali cattivi appena sorgono e renderli inefficaci coltivando sistematicamente quelli che giovano. Soltanto questi ultimi possono salvare una persona dal disastro e donarle la Pace Suprema (Prasanthi). Baba

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