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Discorsi Divini di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

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pensieri:2017:201705

05 - maggio 2017

Pensieri del Giorno di Sri Sathya Sai Baba

MAGGIO 2017

1/5/2017 Il Signore Krshna indica le qualità che ognuno deve possedere per poter ottenere l’Amore del Signore. Nella Bhagavad Gita, Krshna dichiara che l’assenza di desideri è la qualità prima e più importante. Tutti i piaceri dei sensi sono effimeri ma la maggioranza delle persone ne sono soddisfatte. Il sentiero trascendentale, Shreyo Marga, che dona la beatitudine che non finisce, è più grande di quello dei sensi. Ogni azione che fate come offerta a Dio viene santificata e diventa anapeksha (azione priva di desiderio), ogni atto di devozione altruistico diventa azione priva della macchia del desiderio. La seconda qualità è la purezza (Shuchi). Ciò che si richiede è la purezza interna ed esterna: Dio tiene a questa purezza mentale (Chitta-shuddi). La terza qualità è Dhaksha secondo la quale il devoto deve essere saldo e stabile in ogni situazione, deve impegnarsi nel servizio agli altri e agire con spirito di distacco con la mente radicata saldamente in Dio.
Discorso Divino del 3 Ottobre 1996.
L’Amore privo di ego è l’impegno che ottiene la Grazia.

2/5 Sin da tempi immemorabili, voi avete un legame infinito, mai interrotto ed eterno con l’Atma o Se. Il Bhagavatam dichiara: “E’ naturale che ogni creatura vivente torni alla sorgente da cui venne”. Voi siete emersi dal Divino o Atma e con Esso dovete fondervi. Fino a che la meta non è raggiunta, non trattate il viaggio sacro della vita con leggerezza. Chiedetevi da dove siete venuti: non da vostra madre! Ella vi ha dato il corpo ma l’Anima è venuta dal Signore. Voi non siete il corpo né i sensi né la mente, voi siete soltanto l’Atma; ognuno di voi è figlio dell’immortalità. Stando così le cose, perché cercate l’anrutha (non verità)? Cos’è la via che porta all’immortalità? L’unica via che conduca all’immortalità è la rimozione dell’immoralità. I tratti malvagi e le caratteristiche negative, come l’attaccamento, l’odio e l’invidia, vi allontanano da Dio; liberatevene e Dio vi diverrà più vicino e caro.
Discorso Divino del 3 Ottobre 1996.
Voi adorate con fede e sperimentate la Grazia. La fede ottiene la Grazia senza che ve ne accorgiate.

3/5 Un devoto puro è uno che possiede Udasina, l’indifferenza agli avvenimenti esteriori. L’altra caratteristica che deve avere è la libertà dall’egoismo e dalla possessività, deve rifiutare l’idea di essere colui che agisce e possiede e affidare ogni cosa a Dio. Krshna ha dichiarato che un devoto simile Gli è caro. Un devoto di questo tipo matura naturalmente il distacco dalla secolarità ed è indifferente a ciò che accade nel mondo fenomenico, alla lode, al biasimo, al piacere e alla pena. Un’altra caratteristica che dovete avere è il distacco dai frutti delle azioni. Ogni cosa appartiene al Divino quindi impegnatevi in azioni utili e sperimentate Dio. Chiunque sia in missione divina, immune al successo, alla perdita, alla gioia e al dolore, riceverà la Grazia di Dio in abbondanza.
Discorso Divino del 3 Ottobre 1996.
La lingua deve impegnarsi solamente nel dire la verità, nel parlare dolcemente e nel gustare ciò che è piacevole e salutare per il corpo.

4/5 Più macinate il legno di sandalo, più pasta di sandalo esso produce; più schiacciate la canna da zucchero, più succo dolce ne ottenete. Più si scalda l’oro, più esso diventa puro e brilla; nello stesso modo, le qualità buone fioriscono sempre più nella persona nobile man mano che questa sperimenta gli eventi della vita. Incarnazioni dell’Amore! Per chi persegue un modo nobile di vivere, le difficoltà non costituiscono impedimento; a loro dispetto, la persona rimane in pace e contempla Dio costantemente. Tra tutti gli esseri viventi, la nascita umana è l’avvenimento più raro quindi questa vita che vi è stata donata è certamente una fortuna grande. Essendo stati benedetti con una nascita umana simile, voi dovreste generare pensieri nobili e sperimentare la beatitudine interiore; solamente allora sarete fortunati davvero.
Discorso Divino del 6 Maggio 2001.
La conoscenza non messa in pratica è come il cibo non digerito.

5/5 La madre non è una donna comune, è effettivamente Dio. Le Scritture danno alla madre una posizione elevata nell’Universo; adoratela e ottenete la sua grazia. Se avete le benedizioni di vostra madre, potete raggiungere qualunque cosa nella vita. Non le disobbedite mai ne scontentatela, non datele dispiaceri, non ferite mai i suoi sentimenti; allora Dio vi aiuterà in tutti gli impegni. Neppure oggi c’è penuria di madri nobili, esse si addolorano nel vedere i figli deviare dalla strada giusta e non lasciano niente di intentato per correggerli. Non guardate mai le donne dall’alto in basso, trattate tutte le anziane come vostra madre e le giovani come vostre sorelle; il mondo sarà sicuro e tranquillo quando gli uomini avranno sentimenti nobili di questo tipo.
Discorso Divino del 6 Maggio 2001.
La preghiera di una donna è più potente di mille preghiere di un uomo perché la donna è pura e tenera di cuore.

6/5 Ci sono molte madri nobili nel mondo ma Madre Isvaramma fu la prescelta, Io la scelsi come Mia madre. Quando la Gloria di Sai cominciò a spandersi ogni dove, ella venne da Me e disse: “Svami, io sto in pena nel veder camminare i bambini del nostro villaggio per tutta la strada che porta a Bukkapatnam per andare a scuola: per favore, costruisci una scuola se pur piccola”. Uniformandomi al suo desiderio, Io istituii una piccola scuola. Dopo un po’ di tempo, ella volle che si organizzasse anche un ospedale dicendo che non sopportava di vedere le madri costrette a portare i figli fino a Bukkapatnam per andare dal medico; di conseguenza, Io feci costruire un piccolo ospedale. Oggi, la scuolina che ho istituito è diventata una grande università e il piccolo ospedale è diventato il Super Speciality Hospital. Questi lavori grandi hanno potuto essere eseguiti grazie al Satya Sankalpa (desiderio nobile e genuino) di Madre Isvaramma e al Nitya Sankalpa (Volontà Divina ed Eterna) di Sai.
Discorso Divino del 6 Maggio 2001.
Considerate il vostro paese come vostra madre e lavorate per il suo progresso. Non siate causa di danno a vostra madre in alcun caso.

7/5 Generate amore, non odiate nessuno, abbiate fede nel fatto che tutto ciò che vi accade è il vostro bene. In qualunque momento incontriate difficoltà o sofferenza, pensate che voi stessi ne siete responsabili; se insultate qualcuno consapevolmente o meno, un giorno quel qualcuno può punirvi. Il piacere e la pena sono prodotti da voi stessi, le cose meritevoli o i misfatti che commettete vi seguono come ombre, sempre. Oggi, molti tengono sermoni agli altri senza applicare ciò che consigliano; che valore ha il vostro consiglio? Il pensiero nobile che ascoltate o leggete non ha alcun valore per voi finché non lo mettete in pratica assiduamente. Aiutate i vostri simili almeno un poco, ne sarete aiutati in cambio quando più ne avrete bisogno. Non incolpate mai gli altri delle difficoltà che incontrate, non offendete nessuno; amate e trattate tutti come fratelli e sorelle.
Discorso Divino del 1 Gennaio 2004.
Cibo moderato, sonno moderato, amore e forza d’animo vi aiuteranno a mantenere in salute il corpo e la mente.

8/5 Voi dovete capire che ogni azione ha una conseguenza. Il risultato di ogni azione dipende dalla sua natura come la natura dell’albero dipende dal seme che è stato piantato. Le conseguenze delle azioni sono inevitabili ed è per questo che l’Imperatore Manu stabilì che tutti devono osservare la rettitudine (Dharma). Le conseguenze delle azioni possono verificarsi prima o dopo ma sono destinate ad accadere. Se pensate costantemente a Dio e fate tutte le azioni con sentimenti divini, sperimenterete il fiorire completo delle qualità umane. Non si può evitare di agire, bisogna trasformare il lavoro in adorazione; dovete lavorare con questo spirito, non potete sostituire il lavoro con la preghiera. Bisogna combinare il lavoro con l’adorazione quindi, sin da ora, considerate ogni azione vostra un’offerta a Dio.
Discorso Divino del 31 Agosto 1992.
Trasformate il lavoro in adorazione e l’adorazione in saggezza.

9/5 Scegliere un giorno particolare dell’anno e celebrare solamente quello con gioia grande è sicuramente una sciocchezza. Ogni cosa in questo mondo oggettivo è transitoria e immaginaria quindi noi dobbiamo meditare sulla Verità e sulla Realtà eterne, non sprecare il tempo rimuginando sul passato o anticipando il futuro. Preoccuparsi per il futuro o per il passato dimenticando il presente è una grande sciocchezza; solamente il presente è reale. Il passato è passato, non lo si può riavere per quanto si preghi per esso; il futuro è nascosto nel grembo del tempo. Incapaci di interiorizzare questa verità, le persone si preoccupano per il passato e per il futuro; da ora in poi, date importanza solamente al presente. E’ importante che apprezziate ogni minuto di ogni giorno e lo celebriate con gioia! Per un devoto vero, ogni giorno è sicuramente nuovo, ogni giorno è un giorno di festa!
Discorso Divino del 1 Gennaio 2004.
Il vostro presente è il prodotto del passato e il seme del futuro.

10/5 Voi ideate vari progetti e vi sforzate pensando ad essi giorno e notte senza che sia necessario: ciò che deve uscire dalle vostre mani ne uscirà indipendentemente dai vostri sforzi. In tutti gli esseri umani c’è la stessa Divinità, il corpo è come una bolla d’acqua, la mente come una scimmia pazza. Se seguite questa scimmia pazza, vi mettete nei pasticci; nello stesso modo, credete nel corpo ma non sapete quando questo corpo, che è come una bolla d’acqua, scoppierà. Niente è permanente, soltanto il Se Divino è eterno e immortale. “Io, Se, Dio” sono nomi diversi con cui Dio, l’Atmasvarupa (ciò che ha la natura del Se), è chiamato. Dio si è incarnato come Rama, Krshna e altri simili e ha dovuto affrontare varie difficoltà per mostrare ideali elevati; infine, ognuno di loro ha dovuto lasciare la spoglia mortale. I corpi fisici degli Avatar subiscono dei cambiamenti ma l’Anima Divina (Atma) nei loro corpi rimane la stessa. Essa è onnipresente, eterna, immutabile e trascendente il tempo.
Discorso Divino del 1 Gennaio 2009.
Coloro che camminano con Dio raggiungono sempre la destinazione.

11/5 Voi pensate che dare aiuto alle persone in difficoltà sia servizio: no, non è così semplice. Il vostro corpo dovrebbe essere impegnato costantemente nel servire gli altri. Il corpo umano consiste di varie membra che hanno lo scopo di essere impegnate nel servire i vostri simili e non per altre attività. Sfortunatamente, noi dimentichiamo questo fatto fondamentale. Ogni parte del corpo è stata concessa da Dio per il Karmopasana (adorazione di Dio per mezzo del servizio); questo è il solo mezzo con cui la vita umana può essere santificata. Noi erigiamo templi e compiamo pratiche spirituali ma tutte queste sadhana possono darci soltanto una soddisfazione temporanea, non la gioia eterna. I nostri saggi antichi sono stati capaci di ottenere la gioia eterna per mezzo dello sforzo consapevole quindi voi dovete maturare la fede salda nella verità del fatto che niente può procurare la gioia eterna eccetto il servizio all’umanità. Fate servizio all’umanità sofferente. Il servizio non è confinato solamente alla cura della salute, il servizio comprende ogni aiuto che sia possibile dare ai propri simili.
Discorso Divino del 1 Gennaio 2004.
Imparate ad adattare, aggiustare e riparare; imparate a dare e non a prendere, imparate a servire e non a comandare.

12/5 Dividete volentieri l’educazione e la ricchezza con i vostri simili; Dio è il proprietario vero della ricchezza che acquisite. Ricordate che il denaro che guadagnate appartiene all’Organizzazione di Dio e voi siete i Suoi amministratori quindi fate un uso appropriato della ricchezza. Non bramate il denaro o le altre forme di ricchezza. Contemplate Dio, senza andare nella foresta o negli ashram a cercarLo: dovunque siate, Egli è con voi. Acquisite questa fede e sconfiggete le caratteristiche demoniache. Non dimenticate il fatto che ciò che alla fine viene con voi non sono la ricchezza o l’istruzione, sono la colpa o il merito che avete accumulato per mezzo delle azioni. Dividete con gli altri almeno una morso di ciò che mangiate, non dimenticate mai di amare altruisticamente e di servire. Aiutate voi stessi e gli altri: questa è certamente la pratica spirituale più grande. Se non si seguono questi principi, non c’è pace o gioia in alcun luogo del mondo!
Discorso Divino del 1 Gennaio 2004.
Tutti voi avete pari diritto alla proprietà di Dio: Amore, Verità, Tolleranza, Pace ed Empatia.

13/5 Il Signore si raggiunge solamente per mezzo della devozione suprema (para bhakti) che non può essere ottenuta che con la saggezza spirituale (Jnana). La saggezza spirituale si può coltivare unicamente tramite la fede e questa viene soltanto con l’amore. Come si può coltivare l’amore? Per mezzo di due metodi: considerare sempre insignificanti e trascurabili le colpe degli altri, per quanto grandi siano, e ritenere grandi le proprie per quanto siano insignificanti e trascurabili, dispiacersene e pentirsene. Con questi mezzi, si evita di acquisire colpe e difetti maggiori e si maturano i sentimenti di fratellanza e tolleranza. Il secondo metodo: fare qualunque cosa ricordando che Dio è Onnipresente. Egli vede, ode e conosce tutto. Discriminate il vero dal falso e dite soltanto la verità, discriminate il giusto dall’errato e fate soltanto il bene. Sforzatevi di essere consapevoli dell’onnipotenza di Dio in ogni momento.
Prema Vahini cap. 19.
Dio è il compagno, il camerata e il parente più vicino, più caro e sincero di ogni essere.

14/5 Dedicate il tempo al servizio del mondo con fede nel Signore senza attaccamento ai frutti; allora sarete benedetti. Altrimenti, sebbene il corpo possa essere inattivo, la mente sarà molto occupata e agirà indipendentemente. Le persone con una mente simile, cadono preda del karma (conseguenze) sebbene non facciano niente! Le persone che hanno la mente fissa sulla contemplazione di Dio e sulla ricerca della Verità non saranno coinvolte nonostante il corpo e i sensi facciano azioni di servizio al mondo; sebbene compiano le azioni, non sono coloro che le fanno. Questa è la lezione della Bhagavad Gita. Il cuore della persona che non si sforza di educare la mente con pensieri sacri è certamente il paradiso del male e della malvagità. Chiunque speri di elevarsi alla grandezza, cerchi la concentrazione unidirezionale e aspiri a salvarsi, deve tenere questo in mente.
Prema Vahini cap. 72.
Il corpo splende se il carattere è bello; il servizio i propri simili e l’adorazione di Dio ne preservano la bellezza.

15/5 Tutti devono interessarsi a conoscere le esperienze delle persone ideali che si impegnarono per arrivare alla Verità perché tutti devono avere un ideale per cui impegnarsi, una meta da raggiungere. Il terreno è essenziale affinché l’alberello cresca, la conoscenza dell’impegno e dei successi dei santi è essenziale affinché gli ideali si insedino. Queste esperienze non sono uniformi, ogni aspirante spirituale ha una storia diversa da raccontare a seconda della sua dotazione ed entusiasmo per cui la visione e la gloria sono differenti sebbene tutte divine. Prendete il caso del Saggio Agasia: si racconta che abbia bevuto tutto l’oceano in un sorso. In realtà, questo significa che egli disseccò l’oceano del mondo oggettivo (samsara) con le onde di dolore e gioia, prosperità e avversità, successo e fallimento. “Bere l’oceano” non è il racconto di un’impresa eroica, è una parabola che spiega come egli abbia sconfitto tutti gli attaccamenti al mondo sebbene fosse sposato.
Discorso Divino del 8 Febbraio 1963.
IL cuore è la sede dell’Amore e quell’Amore deve esprimersi a partire dalla casa propria.

16/5 La parola abbandono è stata interpretata male e le persone incoraggiano l’indolenza nel nome dell’abbandono. Noi pensiamo di aver abbandonato la mente e il corpo al Signore: voi non avete il controllo della mente, come potete prenderla e darla al Signore? Non avete neppure il controllo del corpo quindi dire che avete abbandonato la mente e il corpo al Signore non è verità! Il flauto è un esempio ottimo di strumento vicino al Signore: la sua caratteristica rilevante è l’abbandono totale. All’interno del flauto non c’è rimasto niente: esso non ha desideri residui, è completamente vuoto. Il corpo ha nove fori come i flauto; se riusciamo a liberarlo effettivamente della polpa del desiderio, non c’è dubbio che il nostro corpo-flauto diventi più vicino e caro al Signore.
Summer Showers in Brindavan 1974 vol.1 cap. 3.
L’abbandonare i frutti delle azioni al Signore è il sacrificio vero.

17/5 L’incredulità è la malattia insidiosa che sta dilagando tra la gente. Essa brucia i piccoli germogli della fede e riduce la vita in ceneri e scorie. Voi non avete parametri di giudizio eppure giudicate. La rabbia, il dubbio, il veleno e la malattia vanno distrutti prima che crescano. Ripetete il Nome di Rama sia che abbiate fede o no; questo indurrà la fede e creerà l’evidenza su cui essa può essere costruita. Inoltre, se aspirate ad essere dei devoti, dovete estirpare l’attaccamento e l’avversione. Voi non dovreste essere orgogliosi se cantate bene o decorate la stanza delle preghiere con gusto. Nelle vostre abitudini e attitudini deve esserci un miglioramento continuo altrimenti la disciplina spirituale è un passatempo vano. La vostra casa deve essere immersa nella pace più elevata non turbata dalla minima traccia di odio, malevolenza, orgoglio o invidia. Nessuna adorazione o austerità può eguagliare l’efficacia dell’obbedienza al comando dato per la vostra liberazione.
Discorso Divino del 8 Febbraio 1963.
Il dubbio è il virus che attacca la fede.

18/5 In questo mondo, l bene e il male, la ricchezza e la povertà, la lode e il biasimo vanno insieme. Voi non potete ottenere contentezza dalla contentezza, la contentezza scaturisce solamente dalla contrizione. Un uomo ricco oggi può diventare un povero domani; in modo simile, un giorno o l’altro un povero può diventare ricco. Oggi voi siete lodati ma domani potete essere criticati. Considerare la lode e il biasimo, la contentezza e la contrizione, la prosperità e l’avversità con mente equanime è il segno dell’essere umano vero. La Gita dichiara: “Rimani equanime nella contentezza e nella contrizione, nel guadagno e nella perdita, nella vittoria e nella sconfitta”. Voi potete godere veramente la vita da esseri umani se considerate la sofferenza e la contentezza, il profitto e la perdita con equanimità. Nella contentezza senza contrizione non c’è alcun valore quindi accogliete la sofferenza se volete sperimentare la felicità vera.
Discorso Divino del 9 Luglio 1996.
La devozione consiste nell’accettare il piacere e il dolore con equanimità.

19/5 I cinque elementi sono stati creati dalla volontà del Supremo e vanno usati con attenzione reverenziale e discriminazione vigile. L’uso indiscriminato di qualunque di essi ricadrà su di voi con danno terribile. La natura che è all’esterno va usata con discrezione, attenzione e meraviglia; lo stesso va fatto con la natura e gli strumenti interiori! Di questi, due possono fare un danno enorme: la lingua e la concupiscenza. Dato che la concupiscenza è suscitata e infiammata dal cibo e dalle bevande, la lingua ha bisogno di molta attenzione. Mentre l’occhio, l’orecchio e il naso hanno usi singoli, la lingua si rende disponibile per due scopi: giudicare il sapore e pronunciare le parole o simboli di comunicazione. Voi dovete controllarla con attenzione doppia dato che può danneggiarvi in due modi. Il saggio Patanjali, autore dei Sutra dello Yoga, ha dichiarato che la vittoria si ottiene se si conquista la lingua.
Discorso Divino del 23 Novembre 1968.
Impegnate la lingua solamente nel dire la verità, nel parlare dolcemente e nel consumare ciò che è piacevole e salutare per il corpo.

20/5 Voi date importanza alla quantità ma il Signore considera soltanto la qualità. Egli non calcola quante porzioni di riso dolce avete offerto ma quante parole dolci avete detto e quanta dolcezza avete aggiunto ai pensieri. Offrite a Lui la foglia profumata della devozione, i fiori delle emozioni e degli impulsi liberi dai parassiti della concupiscenza, della rabbia, ecc, dateGli i frutti cresciuti nel frutteto della mente siano essi aspri o dolci, succosi o secchi, amari o melati! L’azione stessa del vostro cercare rifugio e protezione li renderà accettabili al Signore per cui non potranno essere amari. Come acqua, cosa può essere più puro e prezioso delle vostre lacrime versate non per afflizione ma per rapimento al pensiero di servire il Signore e camminare sul sentiero che porta a Lui !?
Prema Vahini cap. 72.
La compassione è il segno distintivo della devozione.

21/5 La vita non vi è stata data affinché godiate del cibo e diventiate grassi, il corpo è lo strumento fondamentale per la pratica della rettitudine (Dharma). Date cibo agli affamati, dedicate tutto il tempo al servizio e al compimento dei vostri doveri. Dio è onnipresente, Egli è dentro di voi e dovunque. Voi siete il Divino! Voi dovete acquisire lo spirito di sacrificio (tyaga), dovete servire gli altri per mezzo del corpo e aver cari nella mente i pensieri nobili e buoni, dovete usare la ricchezza per supportare le istituzioni educative e di servizio per aiutare le persone. Questo è il modo di condurre una vita utile e sublime. Solamente Dio può trasformare i vostri sforzi spirituali in un’esperienza trascendentale. Assicuratevi che la pratica spirituale non abbia alcun movente egoistico; essa deve promuovere il bene degli altri. Abbandonate l’egoismo, coltivate l’amore altruistico e santificate così la vita. Allora sperimenterete Sakshatkara, la visione del Divino dentro di voi.
Prema Vahini cap. 72.
La Verità, la Rettitudine, la Pace e l’Amore sono i pilastri su cui la residenza della contentezza è costruita.

22/5 Molti di voi lamentano: “Si dice che ottenere udienza presso una persona santa comporti la distruzione dei peccati; bene, io ho avuto il darshan non una ma molte volte eppure il mio destino malvagio non mi ha lasciato e soffro persino più di prima!” E’ vero, voi siete venuti e avete avuto il darshan, avete seminato sementi fresche ottenute da luoghi sacri, semi di amore, fede, devozione, compagnie buone, pensieri rivolti a Dio, il ricordo del Nome di Dio, ecc. ; potete anche aver appreso l’arte della coltivazione intensiva e della preparazione del terreno. Ora dovete spargere con attenzione i semi nei campi ben preparati dei cuori purificati; non dovete consumare le granaglie che avete immagazzinato nel raccolto precedente fino a quando non arriva il raccolto nuovo, il prodotto fresco? Le difficoltà e le ansie che sperimentate ora sono la messe conservata dal raccolto precedente quindi non lamentatevi né scoraggiatevi.
Discorso di Shivaratri del marzo 1963.
Perché incolpare Dio se dei semi amari non danno frutti dolci?

23/5 La malattia più grande è la mancanza di pace. Quando la mente è in pace, il corpo è in salute quindi chiunque cerchi la buona salute deve fare attenzione alle emozioni, ai sentimenti e ai motivi che lo animano. Ogni giorno, voi dovete mondare la mente dalla sporcizia come lavate gli indumenti; per pulire la mente, dovete frequentare la compagnia buona ed evitare gli elementi di sporcizia come la menzogna, l’ingiustizia, l’indisciplina, la crudeltà, l’odio, ecc. La Verità, la Rettitudine, la Pace e l’Amore costituiscono gli elementi di pulizia. Se inalate l’aria pura degli elementi di pulizia, la mente sarà libera dai virus e dai bacilli malvagi e voi sarete stabili mentalmente e forti fisicamente. Come ha detto Svami Vivekananda, dovreste avere nervi d’acciaio e muscoli di ferro. Voi dovreste colmarvi di gioia e speranza come vostra risoluzione incrollabile, non mostrare disperazione e abbattimento.
Discorso Divino del 21 Settembre 1960.
Tutte le attività devono essere dedicate a Dio per il bene più alto; questo darà buona salute al corpo e alla mente.

24/5 Non lamentate che il Signore vi stia mettendo alla prova e vi dia il tormento di subire l’esame perché solamente quando siete esaminati potete assicurarvi il successo e diventare consapevoli delle vostre limitazioni; allora potete concentrarvi sugli argomenti in cui siete scarsi e dar loro maggior attenzione intensiva in modo da essere promossi anche in quelli al prossimo esame. Non studiate per l’esame all’ultimo momento, studiate bene in anticipo e siate pronti con la conoscenza essenziale necessaria e col coraggio e la fiducia che nascono dalla conoscenza e dalla capacità ben acquisite. Ciò che avete studiato bene in anticipo deve essere girato e rigirato nella mente appena prima dell’esame; questo è ciò che andrebbe fatto, questa è la via verso la vittoria.
Discorso di Shivaratri del Marzo 1963.
Esaminate tutte le azioni, le parole e i pensieri su questa pietra di paragone: “Sarà questo approvato da Dio? Ricadrà questo sulla Sua reputazione?”

25/5 Le forze passionali e ignoranti che assediano il cuore tendono alla vostra rovina. Come assumete le pillole di calcio e vitamine per vincere l’anemia, prendete le pillole di Ripetizione-del-Nome per liberarvi dell’anemia e di altre malattie mentali. Il Nome del Signore è il Narasimha* per l’Hiranyakasipu della mente. Ci sono delle pastiglie o caramelle per la gola che si devono sciogliere lentamente in bocca per alleviare la tosse; in modo simile, tenete il Nome del Signore sulla lingua e imbevetevi del Suo sapore lentamente per liberarvi dello scaturire delle passioni e delle emozioni. Tenete il Nome acceso sulla lingua: esso illuminerà il vostro interno ed esterno, purificherà la mente vostra e di quelli che Lo ascoltano mentre Lo recitate. TenerLo sulla lingua è come tenere accesa una lampada sulla soglia d’ingresso della casa.
Discorso Divino del 29 Aprile 1963.
La ripetizione del Nome del Signore (Namasmarana) è la disciplina spirituale migliore, è la buona azione più benefica che possiate fare in qualunque momento.

26/5 Prahlada era immerso nel pensiero del suo Signore amato quando fu gettato da una collina, calpestato dall’elefante e torturato sotto la direzione di suo padre. Egli non dette importanza a queste cose perché dava importanza solamente al Signore, aveva bisogno soltanto del Signore. Le pastorelle perdevano ogni attaccamento al mondo e ai sensi quando ascoltavano il flauto di Krshna; esse desideravano la fusione spirituale e sublime con il Signore infinito. Con la purificazione degli impulsi, si sale a uno stadio più elevato in cui si afferra il mistero del Divino; questo è lo stadio del regno della spiritualità. Allora, per mezzo della contemplazione del Divino, si raggiungono gli stadi della vicinanza al Divino e della piacevolezza della Sua forma. Molti grandi poeti mistici come Jayadeva ottennero questa altezza e cantarono sotto quella spinta ma se cantate quella canzone nello stesso modo, Krshna non appare: Egli vuole la genuinità, non l’imitazione.
Discorso Divino del Marzo 1963.
Indossate la ghirlanda di gemme di Devozione intorno al collo e saturate ogni pensiero, parola e azione di Amore Divino.

27/5 Una persona che devia dalla rettitudine (Dharma) subisce un danno più grande persino della distruzione fisica. Se non siete vigili e uniti quanto serve, ci sarà paura, ci saranno grida e pianti per l’invasione e la schiavitù al nemico ma la perdita del Dharma è una calamità ancora più grande; a cosa serve la vita se non si può vivere al livello dei talenti di cui si è dotati? Questi principi sono detti eterni (sanathana) perché la loro origine non è datata, il loro autore non è identificabile; essi sono la rivelazione fatta negli intelletti chiarificati dei saggi imparziali. Essi sono fondamentali ed eterni, non rappresentano fantasie temporanee. Il Dharma non è questione di tempo e spazio da poter essere modificato e adattato ai bisogni e secondo le pressioni del momento; esso rivela molti principi fondamentali che devono guidare il genere umano verso l’armonia interiore e la pace esteriore.
Discorso Divino del 1 Aprile 1963.
Coltivate il cuore per far crescere una messe di Verità, Rettitudine, Pace e Amore.

28/5 La pratica spirituale (Sadhana) del servizio altruista che mira a migliorare la condizione di un altro essere è superiore a quella che ha come scopo la propria librazione. Adorate Dio nella Sua manifestazione come genere umano, tutti sono figli di Dio qualunque sia il colore, la casta, il credo e il linguaggio; questo senso di unità deve essere promosso. Il servizio ai propri simili è certamente adorazione di Dio! Voi avete il talento e il desiderio di elevare i vostri simili; oggi, il paese necessita urgentemente del vostro servizio. In parole povere, persuadeteli ad abbandonare le abitudini che minano la salute e la pace e promuovete in loro le attitudini all’aiuto reciproco, alla veridicità e alla non violenza! Dio accolse l’impulso a manifestare il cosmo; Egli disse a Se Stesso: “Io sono Uno: diverrò i molti (Ekoham Bahusyam). Anche voi dovete sentire il bisogno di fiorire ed espandervi; traete beatitudine da questo processo, possedetelo e condividetelo al fine di incrementarlo.
Discorso Divino del 4 Gennaio 1987.
Coltivate il cuore per far crescere la messe della Verità, della Rettitudine, della Pace e dell’Amore.

29/5 Nonostante l’umanità abbia raggiunto un progresso incalcolabile nella scienza e nella tecnologia, la mente di ogni individuo è ancora inquinata dall’avidità, dall’invidia e dall’egoismo gretto. L’egoismo ha gettato radici profonde nel cuore ed è cresciuto fino a proporzioni demoniache; le persone sono divenute marionette cedendo ad ogni tirata del filo. Esse desiderano ogni cosa che dia loro contentezza temporanea, accumulano cose che soddisfino il loro senso di potere e esaminano ogni oggetto dal loro punto di vista egoistico per cui sono fatte schiave dai mostri dell’invidia, dell’orgoglio, della paura e del pregiudizio. Solamente la conoscenza può salvare il genere umano dalla caduta rovinosa. Sai ha ripetuto i quattro scopi descritti nei Veda; essi sono: la Verità, la Rettitudine, la Pace e l’Amore. L’umanità deve comprendere l’importanza di queste quattro mete come pilastri fondamentali, accettarle, adorarle e perseguirle praticamente nel vivere quotidiano. Solamente così la Divinità latente interiore può splendere in tutta la Sua gloria.
Discorso Divino del 8 Marzo 1981.
Perché incolpare Dio se dei semi amari non danno frutti dolci?

30/5 Il core di questo Universo è il Se Supremo (Paramatma); noi possiamo descrivere l’Universo ma il Se Supremo è oltre ogni descrizione. Il conoscibile e il non conoscibile sono emersi dalla stessa Consapevolezza Una e Indivisibile. Ognuno è pieno e completo in se stesso. La consapevolezza individuale è la manifestazione della Consapevolezza Cosmica; quando l’involucro materiale cade, essa si fonde con la sua sorgente. I Veda dichiarano: “Questo è Pieno, Quello è Pieno. Dal Pieno emerge il Pieno. Quando si prende il Pieno dal Pieno, il Pieno rimane Pieno”. Per questo, il Cosmo, il Mondo e l’Individuo sono incarnazioni del Pieno. Niente è frazionato o incompleto quindi tutto è indubbiamente divino ma questa consapevolezza dell’immanenza dell’Universale può giungere alla vostra esperienza quando la consapevolezza dell’io è dimenticata. Quando l’io scompare, voi diventate automaticamente adatti a conoscere il non-io.
Discorso Divino del 5 Aprile 1981.
Nell’Universo intero c’è la Divinità come c’è l’olio nel seme di sesamo, il burro nel latte, il profumo nel fiore, il succo dolce nel frutto e il fuoco nel legno.

31/5 L’essere umano, dotato dell’intelligenza che lo rende capace di scegliere e prendere per trarre beneficio dal passato e prepararsi al futuro, deve utilizzare ogni karma (azione) per purificare la mente dalla scoria del desiderio meschino. Karma è ogni attività, azione o atto. Il Veda insiste sui riti, rituali, cerimonie, ecc. ma non come azioni che mirano solamente a una ricompensa; ad azioni simili si dedicano solamente gli animali. Il Karma deve essere un atto di adorazione, un’offerta a Dio, il compimento di un dovere; l’unica ricompensa, a cui si deve mirare, è la vittoria sull’egoismo ottenuta con lo sviluppo del distacco. Il desiderio di appropriarsi dei guadagni dell’azione nutre l’orgoglio, l’avidità de l’odio. Il Karma, come prescritto dal dovere e dagli impulsi superiori, è il passo iniziale del viaggio verso la propria Realtà.
Discorso Divino del 8 Febbraio 1987.
Esaminate tutte le vostre azioni, le parole e i pensieri su questa pietra di paragone: “Sarà questo approvato da Dio? Ricadrà sulla Sua reputazione?”

pensieri/2017/201705.txt · Ultima modifica: 2017/06/14 19:05 da sathyamax